Conoscere il ciclo vitale di un
insetto è un argomento affascinante da studiare e conoscere
perché è legato al concetto di metamorfosi, se poi all’insetto è
legato anche un ciclo produttivo allora la conoscenza diventa
completa e le implicanze sono davvero sorprendenti.
Grazie alla visita di quattro ragazzi santermani (tra cui un mio
ex alunno Nico Margherita) membri dell’associazione ASSJONAPI –
PUGLIA noi abbiamo conosciuto il fantastico mondo delle api.
Le colonie di api hanno solo una regina che depone circa 2000
uova al giorno in celle di cera addossate le une alle altre a
formare un favo a due facce.
Il favo contiene la covata a
diversi stadi di sviluppo e le riserve di miele e polline. Ci
sono circa 50.000 api operaie, e quando la colonia diventa
troppo popolosa si divide in due parti e avviene la
sciamatura. La regina più vecchia parte con lo sciame,
il resto dell’alveare riprende il ciclo di allevamento con una
nuova regina che è stata allevata nel frattempo. Patrizia con un
linguaggio semplice e adatto all’età dei bambini ha descritto
come è organizzato un alveare o per meglio dire un’arnia, fino a
farci conoscere tutto il ciclo produttivo del miele e degli
altri prodotti, potrete vedere le foto dell’evento e il lavoro
dettagliato sul quaderno dei bambini, qui io voglio invece
raccontare ai genitori qualcosa di curioso e particolare
sull’organizzazione delle api che magari non tutti conoscono: la
danza, la costruzione dei favi e i ferormoni.
La danza delle api è un modo
per comunicare, le api trasmettono danzando dei messaggi alle
compagne, esse descrivono dei rapidi cerchi sulla faccia di un
favo : la danzatrice espone alle sue compagne a che distanza si
trova la fonte di cibo che ha appena scoperto, più la danza è
rapida, più vicino si trova il cibo, indica la direzione
descrivendo una specie di otto, l’asse dell’otto è identico a
due linee, una che va dal sole all’alveare e l’altra che va dal
cibo all’alveare.
La costruzione del favo è un fatto
sociale, prima si pensava che ogni cella fosse opera di un
solo ape, poi si è scoperto che sono necessarie almeno 120 api
operaie per ogni singola cella: ciascuna porta una sola
particella di cera, l’inserisce nell’insieme e se ne va, e la
cosa incredibile è che la cella una volta finita è un esagono
geometricamente perfetto, questo perché gli organi sensoriali
della testa e delle antenne, servono anche come organi di
misurazione; le informazioni da scambiare sono complesse e
tuttavia sono in grado di risolvere collettivamente dei veri
problemi di costruzione.
I ferormoni sono delle
sostanze secrete da alcuni individui verso l’esterno
dell’organismo e che provocano delle reazioni fisiologiche e
comportamentali negli altri individui. I ferormoni per
l’accoppiamento sono secreti dalle regine dalle ghiandole
mandibolari, questi ferormoni hanno anche la funzione di
favorire la costruzione delle celle per le larve, di inibire la
costruzione delle celle reali, inibiscono lo sviluppo delle
ovaie nelle api operaie che rimangono sterili, l’odore della
regina funziona da tranquillizzante e aggregante infatti
mantiene unito lo sciame sia quando è nell’alveare sia durante
la sciamatura; se l’odore viene a mancare la colonia si disperde
immediatamente.
Le api operaie, emettono ferormoni di allarme e sono prodotti da
ghiandole che si trovano nelle placche pilifere alla base del
pungiglione, l’odore provoca cambiamenti di comportamento nelle
api che diventano più aggressive e accelerano il volo.
Per gli alunni studiare il
comportamento degli animali li avvicina ad un mondo
affascinante, diverso dal loro ma che scatena considerazioni in
parallelo con il loro modo di fare. Durante la spiegazione hanno
posto numerose domande, tante curiosità o perplessità, che ha
permesso loro di riflettere sulla capacità organizzativa di un
gruppo sociale come le api, che lavora insieme per la
sopravvivenza e la riproduzione della specie, hanno riflettuto
anche sul fatto che questi animali non sono sporchi, anzi
disinfettano il favo con una sostanza : il propoli. Hanno
scoperto che il primo paio di zampe dotato di peluria serve a
pulire regolarmente le antenne che sono organi sensoriali
importantissimi per riconoscere le distanze, gli ostacoli e per
la ricerca del cibo, per comunicare, per misurare ecc… hanno
scoperto inoltre che le api non sono aggressive, attaccano
raramente,e solo se disturbate al contrario delle vespe che
invece lo sono.
Spero che queste lezioni oltre a far
conoscere il mondo degli animali, riesca a far nascere in loro
l’amore per i viventi in generale e allontani da loro l’idea di
fare atti crudeli e gratuiti verso gli animali ritenuti più
brutti o orribili o velenosi o aggressivi, o semplicemente non
utili.