Arcimboldo

 

 

Questo nuovo anno scolastico è cominciato all’insegna dell’arte! Sembrerebbe che questo percorso d’inizio, sia insolito e azzardato o quanto meno bizzarro. Ma solo apparentemente, in realtà credo che bisognerebbe dare agli alunni la possibilità di confrontare la loro fantasia e immaginazione sia con artisti molto vicini all’immaginario dei bambini (e questo è il caso di E. Haring), sia con artisti (come ad es. Arcimboldo) che hanno espresso la loro creatività realizzando quadri fantasiosi, con immagini bizzarre o mostruose attingendo dal mondo della natura per glorificare la magnificenza dell’Impero asburgico.

Ho scelto un’opera di Haring vicina al mondo fantastico dei bambini che rappresenta un grande cuore con tanti omini dal cuoricino rosso e che è servita da copertina al quaderno di scienze; dopo aver presentato alcune notizie dell’artista la scheda è stata commentata e poi colorata liberamente dagli alunni.

Ho scelto invece un’ opera di Arcimboldo per ripetere alcuni concetti di scienze, cioè la classificazione degli animali per tipo e classe, per stimolare l’osservazione e il riconoscimento- nel caos del disegno- degli animali rappresentati che erano in tutto 62 e non sempre facilmente riconoscibili perché alcuni erano esotici e dai nomi incredibilmente difficili e poco noti.

La scheda appariva difficilissima per degli alunni di scuola elementare, qualcuno avrebbe ritenuto che fosse improponibile, invece è stata spiegata e resa semplice dalle richieste che sono state fatte per la comprensione dell’opera e per lo scopo che si proponeva: ricordare la classificazione degli animali, abituarli all’osservazione di elementi inseriti in modo caotico o con parti non facilmente individuabili, stimolarli alla riflessione, abituarli a riconsiderare le ipotesi fatte e a trovare nuove soluzioni, comprendere un’opera artistica .

Dopo aver individuato e nominato gli animali che gli alunni hanno riconosciuto nell’immagine, abbiamo ripetuto le classi e il tipo di appartenenza di ciascuno. Poi è stato chiesto loro che titolo avrebbero dato al quadro e per un certo tempo la discussione ruotava intorno a un concetto che si ripeteva invariabilmente – “animali del mare, animali dell’oceano, abitanti del mare ecc… solo alla fine guidati dall’insegnante hanno compreso che tra gli animali rappresentati c’era la rana, il luccio, la limaccia, la trota, il gambero di fiume che non appartengono al mare, di conseguenza il titolo che i bambini avevano individuato non era corretto, alla fine qualcuno ha detto: – Animali che vivono in acqua!

Ecco questo era il titolo del quadro!

Arcimboldo- Titolo dell’opera “Acqua”- dipinta nel 1566.

Gli alunni credo si siano divertiti e sono rimasti sollevati dalla consegna semplice del lavoro, ne ho approfittato per invitarli a ricercare notizie su internet sulle altre opere dell’autore e a cercare di colorare la scheda che ho presentato.

 

Ecco alcune notizie su Arcimboldo un pittore che si colloca tra Caravaggio e Leonardo da Vinci.

 

Giuseppe Arcimboldo, nato a Milano nel 1527, era il discendente di una nobile famiglia milanese. Non si sa molto della sua formazione. L’incontro con l’arte è favorito dall’amicizia del padre, pittore accreditato della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, con Bernardino Luini, allievo di Leonardo da Vinci.

Luini possiede alcuni quaderni di appunti e schizzi di Leonardo che mostra ad Arcimboldo. Il giovane è affascinato dagli schizzi di mostri e di figure fantastiche e inizia a disegnare seguendo il principio di Leonardo: osservare la natura. Il nome Arcimboldo ci ricorda subito quei quadri fantastici che, visti da lontano, rappresentano il busto di personaggi di faccia o di profilo mentre, guardati da vicino, non sono che un assemblaggio dei più svariati elementi: fiori, frutta, verdura, oggetti di ogni tipo. Arcimboldo è noto soprattutto per le sue “teste composte”, allegorie delle stagioni, degli elementi o ritratti. Ne sono conservate una ventina, alcune firmate o descritte da autori del tempo, altre autentificate dagli inventari delle collezioni imperiali.

 

 

 

 

Ai suoi tempi, Arcimboldo non era un caso isolato. L’origine delle “teste composte” risale all’antichità e alla tradizione delle maschere bacchiche formate da foglie di vigna, uva, viticci… Gli artisti del Rinascimento, a cominciare da Leonardo da Vinci, si erano interessati ai volti mostruosi, ai ritratti deformati dai giochi di specchi e alle composizioni di elementi assemblati a caso.

Le “teste composte” sono allegorie ottenute con l’assemblaggio di elementi tipici delle stagioni cui si riferiscono, che si combinano magicamente per formare un profilo. È evidente che occorre una profonda conoscenza naturalistica dell’artista.
L’insieme dei quadri delle Stagioni sono conservati al Louvre, ogni stagione trova rispondenza nell’elemento appropriato: la primavera è la prima giovinezza traboccante di freschi fiori, l’estate, con i suoi frutti, l’età matura, l’autunno è rappresentato da una persona anziana e barbuta, l’inverno è un vecchio con la barba rada e incolta e la pelle-corteccia avvizzita. Arcimboldo ha realizzato, su commissione dell’Imperatore, diverse tele con le Stagioni o i Quattro Elementi della natura Aria, Acqua Terra e Fuoco ed è da questa serie che è stato presa la scheda che hanno ricevuto gli alunni.
Un altro quadro che a mio parere è bellissimo si chiama Vertumnus e rappresenta il trionfo delle quattro stagioni, un altro quadro molto curioso e intrigante è rappresentato dal giardiniere che visto capovolto sembra un vaso di verdure. Che dire! Il genio artistico si manifesta attraverso la creazione di opere insolite a volte armoniose a volte bizzarre ma sempre di notevole bellezza. Grazie Arcimboldo , ho potuto fare una bella lezione ai miei alunni.


Le notizie di Arcimboldo sono state reperite dal Dossier pedagogico di Sylvie Girardet e Norbert Journo