Allenare l'autocontrollo

 

Accade di frequente notare come i nostri figli non riescano ad autoregolarsi per cui hanno difficoltà nell'organizzare in modo produttivo il loro tempo e le proprie attività.

Il rimandare a dopo le cose da fare (non solo quelle scolastiche, ma soprattutto quelle in casa) è un elemento proprio dei bambini. Tuttavia a noi stessi sembra che spesso si travalichino i limiti del consentito.

In questi casi tendiamo a perdere le staffe.

Ci sono vari modi per "avviare" i bambini ad un autocontrollo in modo da potersi regolare nella organizzazione della propria giornata.

Qualsiasi sia il metodo che si intende utilizzare, vale la stessa regola di base: fornire ai bambini degli adeguati stimoli a migliorarsi e dei continui apprezzamenti nei progressi fatti.

Uno dei problemi principali dei bambini che fanno fatica ad autoregolarsi, sta nella difficoltà a prevedere ciò che succederà, ossia di saper immaginare in anticipo
ciò che può avvenire dopo che hanno fatto o detto qualcosa.

In base a queste "previsioni" il bambino (ma anche gli adulti) valutano se quello che si accingono a fare sia corretto o meno, se valga la pena di farlo e -conseguentemente- già iniziano ad elaborare una strategia da seguire in appresso.

E' una dinamica comportamentale presente in tutti noi e che adoperiamo in modo "automatico", quasi come un meccanismo di difesa.

Nei bambini questi processi sono ancora in via di sviluppo, pertanto si può "allenarli"  a migliorare l'autoregolazione, ma a condizione che il bambino venga
aiutato a prevedere ciò che accadrà, in modo da abituarlo a riflettere prima di agire.

Un modo per aiutarlo a prevedere è quello di creare una "routine", ossia di organizzare la sua giornata in modo che ci sia una certa regolarità negli eventi.

Oltre a questo è importante aiutare i bambini a riflettere su sé stessi e su ciò che stanno per fare o che hanno appena fatto, in modo che "alleni"il suo pensiero a prevedere e anticipare le conseguenze delle azioni.

Facciamo un esempio:

Prima di iniziare un compito o un'attività
di gioco potreste chiedere: "Secondo te questo gioco/compito che stai per fare,
sarà facile o difficile? Cosa, secondo te, può essere facile, cosa difficile?".
Durante il compito stesso si può chiedere: “Come sta andando? Quali sono le difficoltà?".

E alla fine:“Come è andata? Secondo te cosa è andato bene e cosa male? 
Cosa puoi fare la prossima volta per migliorare?".
Questo è un lavoro che favorisce quella che in psicologia
si chiama Metacognizione, ossia la capacità di riflettere su stessi che ci aiuta ad autoregolarci e a migliorare.

 

Acquisire effettive capacità di autoregolazione significa, perciò, utilizzare strategie per esprimere al meglio le proprie capacità.

L’acquisizione progressiva di efficaci capacità di autoregolazione consente di mettere in atto e mantenere per il tempo necessario comportamenti adeguati alla situazione e in sintonia con i propri scopi, permette inoltre di inibire o modulare impulsi e risposte non opportune.

Nei bambini l'autoregolazione sostiene i processi di apprendimento e influenza la qualità dell'adattamento dei bambini stessi all'ambiente. Le ricerche mettono in luce come alcune componenti dell'autoregolazione siano associate soprattutto, ma non solo, con gli apprendimenti nell'area matematica.

Inoltre l'autoregolazione si esplica in un'accresciuta capacità di organizzare le sequenze comportamentali, migliora anche la capacità di interagire con gli altri in modo da consentire scambi duraturi con coetanei e permette la messa in atto di attività fondamentali per lo sviluppo.

L'autoregolazione influenza la capacità dei bambini di rispondere positivamente alle richieste degli adulti: consente loro di porre fine a un comportamento piacevole, (come per esempio interrompere un videogioco), o di eseguire un compito di scarso interesse (come rimettere a posto i giochi al termine di un'attività). L'autoregolazione consente, inoltre, di mettere in atto strategie volte a facilitare l'attesa di una gratificazione, a calmarsi e auto-consolarsi nelle situazioni di disagio, a esprimere sentimenti in sintonia con il tono emotivo dell'ambiente circostante.

 

Per approfondire:

http://www.autoregolazione.org/