Barbarie su Barbarie
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Quando ai nostri alunni insegniamo la storia non dimentichiamo mai di sottolineare che essa serve sì a capire gli avvenimenti del passato, il cammino della civiltà e del progresso, ma serve anche ad imparare dagli errori commessi per non ripeterli e migliorarci tutti insieme. Gli avvenimenti di questi ultimi tempi, purtroppo, mettono a dura prova le nostre affermazioni e i nostri insegnamenti. Non possono esserci parole che servano a spiegare a dei bambini per quali motivi oggi si debba sentir parlare di decapitazioni, di genocidi o di deportazioni di massa.
genocidio nazista
Pensavamo - a torto- di aver raggiunto il "peggio" con le persecuzioni del nazismo e la Shoah. Pensavamo che un simile orrore potesse far riflettere, noi uomini civili, sulle barbarie commesse dai nostri predecessori. Invece la Storia pare non sia servita a nulla. Abbiamo dimenticato gli eccessi dei regimi nazifascisti. I nostri governi "occidentali e civili" hanno tollerato (e spesso aiutato) altri regimi totalitari, ignorando le angherie sulle minoranze etniche, finché sono arrivate le pulizie etniche in Cambogia, in Serbia e Bosnia, in Cecenia, in Ruanda, in Nigeria, ... ed ora nel Medio Oriente.
genocidio di Srebrenica
Alla barbarie della distruzione degli esseri umani si aggiunge anche la barbarie della cancellazione sistematica di ogni cultura che non sia allineata al proprio modo di vedere. Stiamo così assistendo alla distruzione dei monumenti assiri-babilonesi da parte dei miliziani-terroristi dell'Isis. La distruzione della cultura di un popolo è un altro modo per distruggerne la identità. I musei vengono presi d'assalto, le opere d'arte e le testimonianze del nostro passato sono distrutte e depredate.
I miliziani dello Stato Islamico (o ISIS) hanno attaccato e distrutto parte dell’antica città assira di Nimrud, vicino a Mosul, in Iraq. L’attacco è stato riportato dal governo iracheno e definito dall’UNESCO un “crimine di guerra”.
Pochi giorni prima era stato diffuso un
video che mostrava alcuni miliziani che distruggevano reperti
archeologici custoditi in un museo di Mosul, alcuni dei quali di arte
assira risalenti al IX secolo a.C. Molti dei suoi più famosi monumenti sono stati rimossi anni fa dagli archeologi, tra cui le statue di tori alati che si trovano oggi al British Museum di Londra.
E non si tratta di guerra di religione, poichè oltre ai siti archeologici e alle chiese cristiane l'Isis distrugge anche le moschee islamiche.
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