L’ora del codice:

 Il Coding e le attività logiche di matematica

 

Dal 10 al 18 ottobre ci sarà la settimana del coding. Dopo la lezione sui vari tipi di codice, in questo periodo stiamo lavorando sul codice binario.
L’attività intrapresa non è per niente avulsa dalle attività consuete di matematica in quanto dopo aver lavorato gli scorsi anni con il calcolo multibase si è trattato semplicemente di trasformare un numero decimale nel suo corrispondente in codice binario ovvero in base due effettuando una semplice divisione e scrivendo il codice binario. Abbiamo anche usato un convertitore automatico on-line per controllare se le nostre divisioni fossero corrette.

Questo lavoro ha molto entusiasmato gli alunni che si sono divertiti a giocare con il convertitore anche per tradurre in codice binario un testo o una singola parola. E’ stata una attività molto interessante e utile che ha permesso agli alunni di familiarizzare con il linguaggio informatico e il suo codice di base, infatti per gli alunni ma anche per molti adulti sembra quasi inverosimile che con 0 e 1 il computer possa rappresentare tutti i numeri e le parole che noi vediamo nei testi o negli ipertesti. La tecnologia è dovunque, i nostri alunni usano con molta disinvoltura tablet, pc, smartphone , cellulari sempre più complessi ma non ne conoscono il linguaggio il linguaggio base. La tecnologia è diventata di uso comune in quasi tutti i lavori che si svolgono oggi, , nelle banche ,nelle pubbliche amministrazioni, in campo medico si usa la tecnologia per sbrigare pratiche e riceverle con tempestività, effettuare operazioni che eliminano lunghissime code , attese e perdita di tempo. Si prevede che in futuro ,la maggior parte dei lavori, sarà svolta con i computer ed è per questo che gli alunni devono imparare ad usarla e a conoscere il suo linguaggio. E’ per questo che il Governo intende includere l’informatica e il linguaggio di programmazione nei Curriculi Nazionali per gli studenti di tutte le età.

 


Tutte le discipline hanno un codice linguistico specifico, che noi insegnanti ci preoccupiamo di far conoscere, senza quel codice specifico non si può ritenere che si abbia consapevolezza della materia appresa, basti pensare alle parole specifiche delle scienze, o a quelle della storia o ai riferimenti geografici oppure alla lingua inglese o alla stessa lingua italiana. Tuttavia i codici linguistici hanno la funzione di sostituire ad oggetti o a concetti dei simboli: le parole. Le parole rappresentano oggetti concreti, persone , luoghi , pensieri. Le lingue si evolvono continuamente, nel linguaggio corrente si inseriscono parole nuove, si arricchiscono di espressività e idiomi presi da altre culture, per questo motivo non possono considerarsi linguaggi formali. Il linguaggio matematico e il linguaggio informatico sono invece linguaggi formali. Il codice linguistico di queste discipline si avvale di simboli, di algoritmi operativi e di significati e significanti ben definiti che devono seguire delle regole convenzionali che non consentono sinonimi o parole o simboli sostitutivi in quanto il codice informatico, ha la capacità di risolvere una innumerevole quantità di problemi. Occorre dunque avviare gli alunni ad imparare anche questo tipo di codici,acquisire una mentalità che li abitui a lavorare per problemi e a saperli risolvere anche con l’aiuto delle tecnologie, imparando da essi a ricavare strategie per la loro risoluzione.
Gli alunni non solo devono apprendere come accendere e spegnere correttamente un computer; conoscere come si usa internet e un tablet; come usare i programmi di videoscrittura; ma devono anche acquisire delle competenze di base che possano permettere loro di produrre piccoli programmi, come semplici videogiochi o brevi sequenze di comandi che possano rendere più produttivo l’uso del computer.
Si tratta perciò di insegnare un nuovo alfabeto, di offrire ai ragazzi una nuova possibilità di codificare il processo cognitivo per creare un nuovo modello di apprendimento, in funzione di acquisire abilità mentali logico-pragmatiche che possano nel futuro dare la possibilità di affrontare la crisi del mondo del lavoro e creare un incrocio tra domanda e offerta di lavoro.
Per riferimenti e ricercare materiali utili a partecipare all’ora del codice ecco a voi un link utile:

http://codeweek.it/insegnanti/