Il lavoro richiesto per la confezione
dell’abito è il risultato della collaborazione degli insegnanti, delle
famiglie e degli stessi alunni, si mettono in gioco molteplici abilità ;
una buona dose di immaginazione nel concepire il costume, quindi la
creatività nel modo di interpretarlo insieme alla conoscenza delle
peculiarità dei materiali idonei a realizzare ciò che si vuole
rappresentare e infine abilità manuali nell’assemblare materiali
inusuali perché spesso non si usa la stoffa, ma tessuti di spugna,
carta, tubi di scarico, materiali di riciclo perché non dobbiamo
dimenticare che è un carnevale dedicato ai ragazzi e per i ragazzi,
organizzato dalle scuole e per tale motivo deve avere anche una valenza
didattica ed educativa e che presuppone il coinvolgimento di tutti
coloro che si trovano nella scuola compresi i collaboratori che devono
poi ripulire i laboratori di lavoro e a loro va tutta la nostra
gratitudine . L’arpa è uno strumento non semplice da realizzare, ha
molti pezzi che vanno assemblati, proprio come lo strumento reale e
quindi è complesso come tutti gli strumenti che compongono una
orchestra. Le mamme, ma anche qualche papà, erano all’inizio piuttosto
perplessi, si ipotizzavano difficoltà di lavoro e tanto impegno. Ma poi
ci siamo resi conto che la partecipazione di tutti o quasi rendeva il
lavoro spedito semplice e coordinato.
Vorrei ringraziare tutte le mamme, i papà ma anche le sorelle degli
alunni, e qualche nonna che pur non essendo presente ha lavorato lo
stesso. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato e che stanno
collaborando con noi compresi gli altri gruppi di strumenti che ci
aiutano nello scambio dei materiali da usare. Questa attività di
collaborazione ha una grande importanza educativa, i genitori ritagliano
del tempo prezioso dalle loro giornate di lavoro per occuparsi di
attività scolastiche nelle quali i loro figli saranno protagonisti e
nello stesso tempo lanciano un profondo messaggio di partecipazione e
sostegno alle iniziative che la scuola e la classe intraprendono.
Grazie!
Tratto da "Frate Indovino"
E OGGI COMINCIA IL CARNEVALE…
Il Carnevale, la festa più allegra dell'anno, è il periodo che precede
la Quaresima e termina il Martedì Grasso, giorno che precede il
Mercoledì delle Ceneri. Non si conosce l’origine del nome “carnevale”,
ma nell’antica Roma, in questo stesso periodo, venivano festeggiati quei
riti da cui sono derivate le nostre usanze. Febbraio era il mese delle
purificazioni, dedicato al dio Febris e bisognava celebrare i riti
funebri per i Mani, divinità del mondo sotterraneo, in quanto si
supponeva i morti reclamassero cerimonie in loro onore. Sui sepolcri gli
si portavano piccoli doni come corone, offerte, o del grano con del sale
e si facevano preghiere. La terra cominciava a risvegliarsi dal sonno
invernale e, durante il Carnevale, si festeggiava la sua ritrovata
fecondità, che doveva nutrire gli animali e gli uomini. Grande valore
aveva la capacità di ridere. Il riso aveva il potere di sconfiggere la
morte e il lutto ed era collegato alla fertilità della natura e degli
uomini. Per i Greci e i Romani, le divinità del riso, Ghelos e Risus,
erano sacre e venerate. Un mito racconta che il dio primordiale rise e
nacquero gli dei che governano il mondo. Al primo scoppio di risata
apparve la Luce. Scoppiò a ridere la seconda volta e apparvero le acque,
con successive risate vennero al mondo Hermes, Destino e Psiche. Un
altro mito greco dice che Demetra, la dea che aveva perduto la figlia
Core, non rideva più e tutto il mondo rischiava la morte: non nascevano
fiori, piante, animali, uomini. Finalmente, una serva la fece ridere con
un gesto volgare e tutto tornò a fiorire. Nel Medioevo, durante il
Carnevale, sovrana era l’allegria. Addirittura, c’era la sospensione
temporanea delle leggi, delle regole e della morale. I ruoli sociali si
invertivano: gli uomini si vestivano da donne e viceversa, i poveri da
ricchi, i ricchi da barboni. Nei balli, caratterizzati da lunghi salti,
si raffigurava la crescita delle spighe di grano. La danza, il riso e
l'amore santificavano il ritorno della primavera. Anche oggi, si vivono
giorni spensierati fatti di travestimenti con le maschere più diverse e
variopinte, di vita sregolata, di burle e gioia sfrenata. Le feste di
Carnevale sono un’occasione per divertirsi andando al di là delle
consuetudini e mangiando di buon gusto.
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