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La Cultura Ecologica

 

E' cosa ormai nota che i (vostri) maestri amano viaggiare, pertanto, come ogni anno ci concediamo una breve vacanza.

Oltre ad essere un modo per rilassarsi dalle fatiche di un anno scolastico, ci consente di ampliare le nostre conoscenze -non c'è museo, mostra o evento che sfugga!- ma anche per rapportarsi con gente diversa per cultura e modo di pensare.

Talvolta si incontrano anche altri docenti, ed anche questo è un modo per confrontare il proprio lavoro e le differenti organizzazioni scolastiche, in modo da poter sempre migliorare il proprio metodo di insegnamento, ricorrendo a nuove strategie di lavoro.

Quello che si può osservare durante un viaggio è molto spesso motivo di riflessione e talvolta anche di un po' di amarezza.

Certamente ci si rimane male se qualcuno, con sorriso malizioso e strizzando l'occhio, ci sottolinea che, in quanto italiani, siamo esperti di "escort" e "bunga-bunga". Cosa che fa il paio con quello che anni fa ci capitò in Turchia, nazione che da pochi anni era uscita dalla dittatura e da una incredibile recessione economica: pensate che per pagare un pranzo occorrevano decine di milioni di lire turche, ma equivalenti a circa 15.000 delle vecchie lire! Ebbene la nostra guida, con una sottile ironia ci fa: "Avete proprio un bel Parlamento ora che avete eletto Cicciolina"!

 Ma non è su questo che qui vogliamo appuntare la nostra riflessione.

Abbiamo percorso, in questo nostro viaggio, circa mille chilometri, e ci siamo accorti che sui bordi delle strade non c'erano vecchi frigoriferi, materiali edilizi di risulta, materassi e divani sfondati. Non c'erano neanche buste di immondizie, nè bottiglie, nè lattine nè vecchi giornali.

Voi penserete che abbiamo viaggiato in autostrada.

Effettivamente un centinaio di chilometri li abbiamo percorsi in autostrada: il resto, però, su strade statali, provinciali, extra-urbane e piste sterrate per arrivare in spiagge isolate.

Certamente starete pensando che siamo stati in qualche bella nazione nordica, magari la Svizzera, o la Finlandia,.... paesi in cui sono molto attenti all'ambiente.

Invece no. Siamo stati un un Paese del Sud Europa.

E quando siamo stati al mare abbiamo scoperto che esistono ancora spiagge pulite: niente bottiglie, nè bucce di cocomeri, nè pannolini, nè bicchieri di plastica. E neanche cicche di sigarette!

"Bella forza -direte voi. - Sicuramente siete stati in un bel lido attrezzato".

Purtroppo  (per tutti noi) no! Le spiagge che abbiamo frequentato erano tutte spiagge pubbliche, poichè in pratica lì non esistono lidi privati. Può esserci, sulla spiaggia, una fascia più o meno ampia, in cui possono essere sistemati ombrelloni e sdraio prese in affitto sul posto, ma non vi sono lidi attrezzati.

Allora chi mantiene pulito?

Innanzitutto tutti coloro che frequentano le spiagge. Tutto viene riportato via. All'ingresso della spiaggia vi sono dei piccoli strani bicchieri in plastica che ogni fumatore prende e porta con sè in spiaggia e lo utilizza come "portacicche". Poi lo riporta a posto quando va via. (Sappiamo che anche in Italia alcuni lidi privati li hanno adottati: ma è ben poca cosa rispetto alla maggioranza delle spiagge).

Il resto lo fa l'amministrazione comunale. Le spiagge più frequentate sono attrezzate con contenitori per la raccolta differenziata, passerelle per raggiungere il mare e piccoli gazebo per pulirsi dalla sabbia. Le passerelle impediscono anche l'attraversamento selvaggio delle dune e delle zone naturali che ci sono prima della spiaggia. Pensate quanto sarebbero utili per attraversare le dune di Castellaneta Marina!

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Dove siamo stati? In Portogallo.

Nazione economicamente messa peggio di noi, con enormi problemi a livello  infrastrutturali (fino ad una trentina di anni fa era ancora una dittatura isolata dal resto dell'Europa).

E allora perchè loro ci riescono e noi no?

Riteniamo che sia questione di cultura e di buona educazione.

Non ci resta che fare tesoro di quello che altri sanno fare così bene e cercare di migliorarci.

In fondo la scuola serve proprio per "educarci".

E noi speriamo che queste poche righe possano aiutarci a riflettere su quanto poco basti per rendere più vivibile il nostro ambiente.

La cultura ecologica prescinde da quello che fanno gli altri. Se siamo convinti di essere "ecologi" non lasciamo mai nulla in spiaggia: il mare vale molto più di una cicca.

     

 

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