Usare i dati Sensoriali

 

 

Lo scorso anno i bambini hanno già appreso la tecnica del testo descrittivo, sia riferito ad ambienti che a persone o cose.

Quest'anno, come avrete notato seguendo le attività che i vostri figli fanno in classe, siamo ritornati più volte su questo tema, approfondendolo per migliorare le capacità linguistiche ed espressive.

Ora stiamo di nuovo ritornando su questa forma compositiva per puntualizzare l'uso creativo dei dati sensoriali.

Se ben ricordate, già lo scorso anno, avevamo parlato della "banca dei dati" sensoriali che i bambini hanno bisogno di crearsi per poter descrivere senza difficoltà una qualsiasi cosa.

Avevamo preparato anche degli schemi a cornice e degli schemi logici che potessero facilitare il compito non semplice della descrizione.

In questi schemi si davano dei suggerimenti per poter utilizzare ciascun senso: ad esempio per il gusto si suggerivano una serie di aggettivi (sapido, sgradevole, aspro, ... oltre i più comuni dolce, amaro,..).

Il limite di questi schemi è che inducono il bambino a procedere in modo sistematico per ogni singolo senso, col risultato finale di creare quasi un elenco di attributi per il soggetto descritto.

 

Ad esempio, guardando l'immagine a lato:

"Nel prato c'è una bambina che guarda il lago. Lei indossa un cappello marrone, una giacca azzurra ed una ampia gonna marrone con il bordo chiaro.

I suoi capelli sono castani e lisci e il vento li scompiglia. ...."

 

Il compito che ora ci tocca è quello di "narrare" la descrizione, renderla, cioè, scorrevole ed accattivante.

 

La stessa immagine può anche essere descritta così, utilizzando i dati sensoriali:

"Nel prato una bambina osserva il lago, mentre il vento le scompiglia i capelli castani e piega gli alti steli d'erba. La giornata è fresca e la bambina ha indossato la sua giacca azzurra preferita. Nell'aria si spandono gli odori dell'erba e dei fiori e ... "

 

In questo caso i dati sensoriali non vengono più espressi secondo un ordine schematico (vista, tatto, olfatto,...), ma secondo un ordine di opportunità logica e narrativa.

Si può ben intuire che questo modo di procedere è molto più articolato e complesso dei precedenti: la tecnica espressiva, infatti, è una conquista che si ottiene con il tempo e con l'applicazione costante.

A ciò servono le esercitazioni che facciamo in classe e che vengono anche proposte a casa. A ciò serve anche la lettura: attraverso di essa si può riflettere sul modo di scrivere degli altri, capirne le tecniche e trovare modelli.

E anche se alla fine, nessuno diventerà scrittore (ma non è mai detto!) sicuramente questo servo a "gustare" meglio  la lettura di un libro. E anche questa non è cosa da poco.

 

Come sempre vi consigliamo di aiutare i vostri figli in questo loro lavoro di ricerca espressiva: non preoccupatevi dei vostri eventuali limiti perchè i bambini non vi giudicano. A loro interessa che voi apprezziate il loro impegno e che abbiate sempre una parola di incoraggiamento.