20 novembre

Giornata dei DIRITTI DEI BAMBINI

 

Il 20 novembre ricorre la giornata dei diritti dei bambini e degli adolescenti, questa giornata è stata scelta in quanto nel 1989 il giorno 20 novembre fu approvata dall’assemblea generale delle Nazioni Unite la Convenzione sui diritti dell’infanzia.

Lo scorso anno ne abbiamo parlato approfonditamente con i bambini e anche su queste pagine (vedi qui).

Quest'anno vogliamo focalizzare l'attenzione sui diritti negati a tantissimi bambini, come le cronache d questi ultimi mesi ci hanno ampiamente informato: ci riferiamo ai bambini che fuggono dai conflitti e dalla povertà, dirigendosi verso Paesi dove sperano di essere accolti con dignità ed umanità.

"Dall'inizio del 2014 a oggi circa 30 milioni di bambini hanno lasciato le proprie case a causa di guerre, violenze e persecuzioni.

Oltre due milioni di bambini siriani hanno trovato riparo in Egitto, Iraq, Giordania, Libano e Turchia.
In Iraq, 1,3 milioni di bambini sono sfollati.
Nello Yemen, 2,3 milioni di bambini sono sfollati e 573 sono stati uccisi negli ultimi 6 mesi di conflitto.
Nel Sud Sudan più di un milione di bambini sono stati sfollati a causa del conflitto.
E tra Nigeria, Camerun, Niger e Ciad, 1,4 milioni di bambini sono stati costretti a lasciare il loro paese a causa delle azioni del gruppo armato di Boko Haram.

«La crisi dei rifugiati e migranti in Europa è una crisi che colpisce drammaticamente i bambini: dall'inizio dell'anno 215.000 minorenni - 700 al giorno- hanno cercato asilo nell'Unione Europea» dichiara il Presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera «Quest'anno, ben 700 bambini sono morti attraversando il Mare Mediterraneo. Questi bambini, come i nostri figli, hanno diritto a crescere sani, a giocare, ad andare a scuola, ad avere un futuro.»"

Fonte "UNICEF"

A questi bambini, vanno aggiunti tutti coloro a cui viene negato il diritto all'infanzia e al gioco, poiché ridotti in schiavitù. vanno aggiunti le migliaia di bambini-soldato, molto spesso plagiati, e destinati a combattere guerre che non gli appartengono.

Addolora vedere bambini che muoiono nei naufragi, ma ancor più bambini indotti dai loro padri a diventare bombe umane o tagliatori di gole.