Vota Antonio

 

 

Tempo di elezioni, tempo di promesse e di grandi blandizie.

Qualche sera fa ascoltavamo in Tv un candidato che esponeva il proprio pensiero sulla modalità di scelta degli elettori.

In modo molto semplice argomentava in questo modo:

- In ogni famiglia santermana c'è almeno un parente candidato, per cui è quasi una necessità dare ad essi una preferenza. Talvolta, anzi molto spesso, in diversi nuclei familiari vi sono due o più parenti candidati, ed è quasi scontato che la famiglia divida i propri voti per sostenere  tutti quanti, a prescindere dalle liste in cui essi si trovano.

Ci si aspettava, a questo punto, di udire un appello alla coerenza e al senso civico, in funzione di un bene collettivo a favore di una ripresa morale e civile (oltre che economica) di questa nostra ormai disastrata città.

Ci si attendeva questo appello da un candidato sindaco. Coerenza che abbiamo cercato nelle parole di tanti altri candidati - sindaci o consiglieri che fossero.

E invece la conclusione di quel discorso è stata: votate pure tutti i parenti che volete, in qualsiasi lista essi siano, a prescindere dalla loro competenza ed onestà, ma sfruttate la possibilità del voto disgiunto e votate me come candidato sindaco (o consigliere).

Ma come può un candidato coerente e onesto fare una simile proposta? Sa bene che non potrà mai amministrare senza una maggioranza adeguata in Consiglio Comunale. E con il passatempo preferito in questi ultimi anni dai nostri rappresentanti eletti, di passare da uno schieramento all'altro, significa tornare a votare fra brevissimo tempo.

 

Questo non è un invito a non votare.

Noi andremo alle urne.

Per un dovere morale. Ma anche per esprimere la nostra scelta, perchè il futuro di un Paese si costruisce con l'apporto e con le scelte di tutti.

Ma sceglieremo con attenzione le persone che meritano fiducia per la loro onestà intellettuale, per la loro moralità, per il loro impegno, per le loro idee. E senza voto disgiunto.

 

Forse vi state chiedendo il perchè di questo scritto e cosa c'entra con la scuola.

Noi siamo "maestri" e i maestri hanno il compito di insegnare. Non solo a leggere e a scrivere.

Quello che facciamo è per il futuro dei bambini, ed essi sono il futuro del nostro Paese.

Cerchiamo di lasciarglielo nella migliore delle condizioni possibile.

 

 

Il link:  

http://www.youtube.com/watch?v=PLa_P5ZZbd4&feature=related