Elogio del Riassunto

 

Abbiamo iniziato con i bambini la lenta scalata verso l'acquisizione della difficile arte del riassumere.

Riassumere significa sintetizzare, condensare, cogliere il nucleo fondamentale di un testo o di un discorso, tralasciando i dettagli marginali.
Riassumere significa perciò ridurre l'originale all'essenziale.

Possiamo definire il riassunto come un testo che riformula il contenuto di un altro testo, usando meno parole.

Nella nostra cultura, la pratica del riassunto è stata per molto tempo  se non abbandonata, per lo meno relegata su un piano molto marginale. Spesso si è anche sostenuto che fosse una pratica inutile se non addirittura negativa per lo sviluppo delle capacità linguistiche dei ragazzi.

I risultati di questo abbandono sono facilmente visibili nella"logorrea" dei nostri politici, incapaci di una sintesi costruttiva di un qualsiasi discorso (Per la verità riteniamo che non pochi di essi siano anche incapaci di discorsi linguisticamente coerenti!)

L'abilità nel riassumere -finalmente- viene oggi sempre più apprezzata sia in campo scolastico che professionale, sia in ambito scientifico che giornalistico e letterario.

Umberto Eco

Tra gli estimatori e rivalutatori del riassunto ci sono intellettuali quali Umberto Eco e Italo Calvino.

Eco, negli anni Ottanta, precisamente nell'ottobre del 1982, pubblicò su L'Espresso un articolo dal titolo emblematico di "Elogio del riassunto", (dal qual fui personalmente folgorato) in cui sottolineava come l'esercizio del riassumere aiutasse a migliorare la propria abilità nel condensare e selezionare le idee.

Ma come sosteneva anche Italo Calvino è importante che il riassunto non sia solo una semplice esercitazione scolastica fine a sé stessa: l'esercitazione serve a far comprendere le tecniche della sintesi.

Quello che deve essere importante è acquisire una abitudine ad essere sintetici, quando questo è richiesto; capire in quali occasioni è necessario essere esaustivi e soffermarsi su particolari non necessariamente utili; ed in quali altri casi bisogna ridurre quello che si ha da dire, pur senza perdere la chiarezza e la completezza.

 

In fondo questo è anche il lavoro che i bambini fanno quando riportano oralmente una lezione di scienze o di storia. Scelgono "tra tante informazioni" quelle essenziali a costruire un discorso logico, completo e chiaro.

Riassumere è tutt'altro che semplice.

Un riassunto di buona qualità deve infatti rispettare determinati criteri, in particolar modo tre:

a) l'affidabilità;

b) la chiarezza;

c) la completezza.

Riassumere esige il possesso di buone competenze linguistiche, richiede, cioè, una buona conoscenza della propria lingua.

Preliminare alla stesura di un riassunto qualitativamente riuscito è difatti la comprensione del testo o discorso di partenza. Poi bisogna scegliere quali parti possono essere "tagliate" e quali altri sono necessarie affinché il testo resti completo e chiaro.

Scrive in proposito Umberto Eco: "Scegliere non significa solo selezionare dei fatti, ma pronunciare implicitamente un giudizio critico".

 

Si comprende bene come "riassumere" con correttezza sia un'arte molto difficile.

Un lavoro che inizia in modo semplice sin da ora, ma che per i vostri figli continuerà per tanti altri anni nel corso dei loro studi.

Noi maestri poniamo le fondamenta (speriamo solide), poi si ha fiducia in chi continuerà questa opera.