Ma che bella escursione!

 

I bambini se la sono a così a lungo desiderata, che alla fine -quando è arrivata- non ci sembrava vera!

Quello che è accaduto, che hanno visto, che hanno provato ve lo hanno di sicuro già raccontato: ma fra qualche giorno ve lo faremo rileggere su queste pagine attraverso le loro parole ed i loro scritti.

Ora vogliamo solo esporvi le impressioni di noi insegnanti; una valutazione didattica di questa esperienza.

Da questo punto di vista la visita alle Grotte di Putignano ha avuto una doppia valenza: primo perchè ha permesso ai bambini di verificare "dal vivo" quello che hanno appreso in scienze ed in geografia; poi perché la partecipazione ad una gita mette in moto dinamiche sociali di gruppo che in classe non hanno modo di esprimersi.

Stare insieme in pullman, giocare in un ambiente esterno con un (apparente) minor controllo degli insegnanti, fa scattare nei bambini degli atteggiamenti diversi nei loro rapporti.

Bambini che magari in classe interagiscono poco, in queste situazioni diventano più spigliati ed amichevoli: questo consente di allacciare nuovi e più complessi rapporti di amicizia. Tuttavia si deve anche considerare che in queste situazioni emergono conflitti che in classe sono tenuti più sotto controllo proprio per la presenza più diretta dell'insegnante.

Ma anche questo è un fatto positivo: i bambini hanno anche bisogno di "scontrarsi" tra loro per poter imparare a superare le situazioni conflittuali, senza l'intervento degli adulti.

 

Insomma la gita serve anche a formare la personalità dei bambini e a crescere.

 

Appena possibile metteremo on-line le foto della escursione e  il testo fatto dai bambini.

 

L’escursione alle grotte

 

Dopo tanto tempo di attesa siamo andati in gita, e per l’emozione la mattina mi sono alzata alle ore 6:00. Mi sono preparata con la sacca con la merenda e l’acqua.

Usciti da scuola siamo andati dove si era fermato lo scuolabus: siamo saliti sul pullman e siamo partiti. Lungo il viaggio abbiamo scherzato, giocato, parlato… e poi i maestri, due o tre volte, ci spiegavano quello che vedevamo.

Infine siamo arrivati a Putignano.

Siamo scesi dal pullman. L’autista del pullman non ha parcheggiato dentro il giardino ma fuori.

Siamo entrati e abbiamo visto un trullo: noi avevamo una curiosità di vedere dentro. L’attesa non è stata lunga perché non c’erano tante classi. Abbiamo lasciato le sacche sopra le sedie dentro il trullo.

Dopo abbiamo incontrato una guida che ci ha condotto nella nostra visita. Lui era giovane, alto, con la barba.

Abbiamo iniziato a visitare e abbiamo attraversato il tunnel sotterraneo, poi siamo scesi da una scala a chiocciola con quarantacinque scalini.

Quando abbiamo smesso di scendere le scale abbiamo visto tantissime stalattiti e stalagmiti: erano di colore giallino spento, marroncino e alcune grigie. C’erano anche le colonne dello stesso colore delle stalagmiti e stalattiti.

Era una vera meraviglia con tutti quei luccichii.

Poi siamo andati in un sala preziosa: la sala dorata, dove alcune parti erano dorate e trasparenti.

Dopo la visita siamo stati un po’ a comprare delle pietre per ricordo. Infine usciti per andare a giocare nel parco giochi: avevamo solo un’ora per giocare e per mangiare. Mentre stavamo andando nel prato, dalla finestra è spuntato un cane molto carino; tanto carino che mi sono fermata a fare una foto con lui.

Poi abbiamo preso posto per fare colazione: alcuni hanno portato panini, ciambelle, biscotti, crackers,…

Quando stavamo mangiando è venuto quel cane che voleva mangiare e non si era staccato più dalle panchine. Mentre stavamo giocando il mio amico Filippo ha dato da mangiare al cane e quindi da lui non si staccava mai e Filippo ha corso per tutto il prato ; lui non capiva che il cane voleva mangiare e correva dietro di lui.

Poi ce ne siamo andati dal parco giochi e ci siamo seduti sulle panchine mentre aspettavamo l’autista del pullman.

Siamo saliti sopra il pullman e siamo ritornati a scuola.

Katherine

 

 

La gita

 

Dopo qualche giorno finalmente è arrivato il momento di andare in gita alle grotte. Eravamo molto emozionati perché era la prima volta che andavamo alle grotte. Io quella mattina mi sono alzato alle 6,30 spontanea-mente; ho fatto tutto da solo e ho preparato per bene la mia sacca preferita.
Arrivato a scuola tutti insieme abbiamo preso il pullmino. Nel pullmino abbiamo chiacchierato e giocato e qualche volta i maestri davano delle spiegazioni.
Giunti a destinazione eravamo curiosissimi di scoprire cosa ci fosse nella grotta di Putignano.
Abbiamo aspettato qualche minuto prima di entrare; poi è arrivata la guida ed abbiamo iniziato la visita.
Arrivati nella grotta siamo scesi attraverso una scala a chiocciola composta da 45 gradini.
Durante la visita abbiamo visto molte stalattiti e stalagmiti e anche delle colonne, una delle quali prende il nome di "colonna dell’angelo" perché si intravede una forma di ali. Eravamo piacevolmente meravigliati.
Per ultimo abbiamo visitato una stanza bellissima che si chiama “sala dorata”. Si chiama così perché ci sono delle stalattiti e stalagmiti giallo chiaro, quasi dorato, e c’è anche un gran pezzo di roccia che ha un aspetto cristallino. La guida ha messo una torcia accesa contro questa roccia facendoci notare la sua trasparenza.
Finita la visita siamo usciti dalla grotta e abbiamo fatto colazione in un parco. Dopo colazione ci siamo messi a giocare nel parco scatenandoci.
Mentre giocavamo, all’improvviso, è spuntato un cane che ha incominciato a gironzolare per il parco.
Dopo un poco il cane ha iniziato a rincorrere Filippo: lui era un poco spaventato e la maestra ha mandato via il cane. A me, però, sembrava che il cane volesse giocare.
Ritornati a scuola eravamo accaldati ma anche molto felici (e anche affamati).
A me questa gita ha fatto vivere una bella esperienza.

Gabriele
 

L’escursione alle grotte


Io aspettavo da un po’ di tempo di andare in gita e ieri mattina non vedevo l’ora di andare a scuola e dopo in gita. Quando sono arrivato a scuola avevo una certa emozione di andare per la prima volta alle grotte di Putignano. Io mi sono preparato per la gita: mi sono vestito comodo e ho preparato la sacca avuta dal PON dell’Hero Paradiso.
Durante il viaggio ci siamo messi a chiacchierare, a giocare e di tanto in tanto il maestro ci spiegava e non ci siamo annoiati. Quando siamo arrivati io ero molto curioso di vedere dal vivo stalattiti e stalagmiti. La guida ci ha fatto aspettare un po’ per parlarci su come è stata scoperta la grotta. La guida è un bel giovanotto, alto, diplomato, e ci ha spiegato un po’ di cose. Noi siamo scesi da una scala a chiocciola che sembrava non finire più. Erano così belle le stalattiti e le stalagmiti che sembrava di stare in paradiso, le stalattiti che pendevano dal soffitto erano di tantissime forme, ad esempio un paio di pantaloni appesi. Le stalagmiti che si alzano dal pavimento hanno tantissime forme. Alcune volte le stalattiti e le stalagmiti si toccano e formano un’unica colonna e da loro spuntano tante piccole punte. Ci possono essere pure delle sculture di pietra naturali come quella a forma di un angelo. Erano meravigliose le stalattiti, le stalagmiti e le colonne.

Infine c’era un’altra stanza tutta dorata ed era meravigliosa. Dopo, quando siamo usciti, dalla finestra del trullo si era affacciato un cane color giallo oro.

Siamo andati a fare colazione, ed abbiamo mangiato anche le cose che ci sono avanzate alla festa di Giovedì. Dopo colazione abbiamo comprato le pietre di tutti i colori. Intanto era uscito fuori il cane.

Noi abbiamo giocato alle giostrine che stavano lì vicino e dopo un po’ che stavamo giocano il cane si mise ad inseguire Filippo che stava correndo. Il maestro allora disse al padrone di tenerlo dentro al trullo.

Infine siamo tornati all’autobus.
Durante il ritorno eravamo tutti molto stanchi, ma chiacchieravamo lo stesso e vedevamo quanto sono belle le pietre che avevamo comprato. Poi siamo arrivati a scuola.

 Salvatore