L'esperimento

 

 

raccontato da Devis

 

Le attività che si svolgono in classe hanno un impatto diverso su ogni bambino: leggere le loro impressioni su quanto facciamo è per noi uno stimolo a continuare il nostro lavoro con passione cercando di fare sempre meglio.

Questo è il "resoconto" che Devis ha fatto sull'esperimento sulla impenetrabilità dei corpi.

 

In classe abbiamo fatto un esperimento sulla materia.

La maestra ci ha chiamati tutti vicino alla cattedra e tutta la classe è partita a razzo, perché se arrivavi in ritardo non trovavi posto per vedere.

La maestra ha lavorato con una bottiglia di plastica ed un imbuto: abbiamo infilato l'imbuto nella bottiglia e la maestra ha chiamato Adriana ad impastare la plastilina perché era scaduta.

Poi l'abbiamo messa intorno al collo della bottiglia così non prendeva aria da lì.

Abbiamo preso un'altra bottiglia piena d'acqua e l'abbiamo versata nella bottiglia con l'imbuto. L'acqua pian piano entrava nella bottiglia, ma ad un certo punto si è bloccata.

La maestra ci ha domandato perché l'acqua non scendeva  più e noi abbiamo risposto che l'acqua non scende perché l'aria vuole uscire e l'acqua vuole entrare. Ciò significa che dove sta un corpo non ci può stare un altro.

Poi la maestra ci ha posto la domanda se si può fare un "buco nell'acqua". Tutti noi abbiamo risposto di no. Ma poi abbiamo "bucato" cun un lungo stecchino la massa d'acqua che stava nell'imbuto: abbiamo osservato che se spingevi velocemente lo stecchino l'acqua si bucava e scendeva nella bottiglia. Così abbiamo cambiato idea.

Poi abbiamo fatto un altro esperimento.

La maestra è uscita dalla scuola e ha fatto riempire di fumo la bottiglia da un signore che fumava, così potevamo vedere lo spazio occupato dall'aria. Nell'imbuto c'era sempre l'acqua che non scendeva.

Quando abbiamo bucato l'acqua dell'imbuto il fumo è uscito fuori dalla bottiglia ed alcuni dei miei amici hanno sentito la puzza del fumo e si sono disgustati.

A me questo esperimento è piaciuto così tanto che a casa l'ho rifatto anche per mio fratello.