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Al rientro da una visita guidata presso la
Pinacoteca Comunale per la mostra del pittore Francesco Netti, un gruppo
di alunni ha trovato per strada un uccello tipico del nostro territorio:
una giovane femmina di falco grillaio che aveva una zampa fratturata e
per questo non poteva volare.
La bestiola è stata raccolta e portata a
scuola sia per essere oggetto di osservazione diretta da parte degli
alunni, sia per prestare le prime rudimentali cure, che successivamente
saranno affidate o ad un centro Lipu o ad un genitore di una nostra
alunna che ha una specializzazione nella cura degli animali e in
particolare degli uccelli.
Il Falco grillaio o Naumanni è diventato il
simbolo del Parco dell’Alta Murgia, è considerata specie protetta perché
in via di estinzione, il suo nome è incluso nella Direttiva Europea
(dell’Unione Europea) sulle specie protette. |
L’istituzione e la buona gestione delle aree
protette come il Parco dell’Alta Murgia e la tutela dei paesaggi
agricoli, ma anche un crescente grado di sensibilità da parte dei
cittadini che rispettano il grillaio nell’ambiente dove nidifica,
(centri storici o masserie e ruderi abbandonati ) hanno permesso un
incremento della popolazione di questi uccelli che erano a rischio.
I risultati del consueto censimento annuale,
coordinato dalla Lipu in collaborazione con numerose associazioni e
quasi un centinaio i volontari, dal Tavoliere della Daunia alla
provincia di Matera, fino a Taranto, indicano una popolazione Appulo-
Lucana di oltre 14.000 individui.
Per questo motivo attualmente il grillaio è
stato riclassificato come "a rischio minimo".. |
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Per la conoscenza di questo animale vi
presento una scheda scientifica compilata tempo fa dagli alunni.
Nome comune: falco grillaio
Nome scientifico: Falco Naumanni
Tipo: vertebrato
Classe: uccelli
Ordine: falconidi
Parti del corpo: Il grillaio è il più piccolo della famiglia dei
falchi , è lungo 27–33 cm, con una apertura alare di circa 70 cm. È
molto simile al gheppio ma leggermente più piccolo. Ha il becco adunco
tipico degli uccelli rapaci , fortemente arcuato; unghie gialle, acute,
generalmente molto arcuate che servono per afferrare, offendere e
difendersi . Il maschio e la femmina sono di dimensioni molto
differenti, a volte la femmina arriva a pesare più del doppio del peso
del maschio. La livrea del maschio presenta colori rosso mattone e
grigio ,testa e coda bluastra, la livrea della femmina è rosso chiaro
con striature color crema. Come il gheppio, il maschio adulto ha la
parte superiore del corpo marrone chiaro, un cappuccio grigio, la coda
grigia dal bordo nero e le parti inferiori chiare. Si distingue dal
gheppio, però, per la presenza di una banda grigia sopra le ali,
dall'assenza di strisce scure sotto e dietro l'occhio, l'unico carattere
che permette di distinguere con certezza le due specie ad un occhio non
esperto è il colore delle unghie che sono giallastre nel grillaio e nere
nel gheppio.. Tipico il volo ‘a Spirito Santo’ nel quale il grillaio
rimane fermo in aria, immobile, battendo le ali rapidamente in modo
caratteristico e allargando la coda per poi tuffarsi in picchiata per
catturare le prede al suolo. Tipica la sua voce che è composta da krii
striduli molto ravvicinati da sembrare quasi il rumore di un grillo per
questo motivo prende il nome di grillaio.
Respirazione: polmonare
Riproduzione: A differenza del gheppio è solito vivere in
comunità. A fine settembre, migra nei paesi più caldi, di solito va in
Africa, a sud del Sahara da dove riparte al principio della primavera.
Al suo ritorno incomincia la sua attività riproduttiva, quasi sempre in
colonie più o meno numerose. A fine aprile le femmine depongono dalle 3
alle 5 uova, generalmente in anfratti e buchi di rocce, nelle cavità di
grossi tronchi o sotto le tegole dei tetti delle vecchie case del centro
storico, oppure nelle tante masserie che si trovano nei pressi di
Santeramo. Le uova si schiudono dopo circa 28 giorni dopo, la covatura
viene effettuata dal maschio e dalla femmina di giorno, e nella notte
solo dalla femmina.. Nei primi giorni dalla nascita, la femmina rimane
con i piccoli e il maschio procura il cibo, poi anche la femmina gli
verrà in aiuto. L'abbandono del nido avviene a circa 4 settimane dalla
nascita (in Italia giugno-luglio). Già in agosto-settembre, giovani e
adulti, in forma aggregata, intraprendono la migrazione autunnale. Le
zone di nidificazione sono concentrate soprattutto in Puglia,
Basilicata, Calabria , Sicilia e Sardegna e in Toscana ed Emilia
Romagna.
Nutrimento: E’ un predatore, è quindi un carnivoro, ma ha
una scarsa potenza nel becco e negli artigli perciò si nutre
principalmente di invertebrati come cavallette, coleotteri,
grilli-talpa, insetti vari, di tanto in tanto riesce a predare anche
lucertole, topolini e piccoli uccelli terricoli. Cattura le sue vittime
in prevalenza a terra, usando sia la tecnica di caccia all'agguato che
il volo di perlustrazione.
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