Festa Degli Alberi 2015

Il farnetto nel "Giardino delle piante dimenticate"

 

Oggi pomeriggio abbiamo abbandonato le attività in classi e, approfittando anche della bella giornata, ce ne siamo andati nella zona artigianale per dare il nostro piccolo contributo alla Festa degli Alberi e alla tutela del Verde nel nostro paese.

Da anni il nostro Circolo si è posto l'obiettivo di salvaguardare ed ampliare gli spazi verdi della città e con gli alunni, nel corso del tempo abbiamo piantato centinaia di alberi, alcuni dei quali ora sono belli grandi, come quelli che ornano la strada che corre alle spalle del Cimitero.

Cosa è il "Giardino delle piante dimenticate?"

Un grande spazio retrostante gli Uffici Comunali (Ufficio Tecnico) ubicati nella zona PIP del nostro paese. Una zona inizialmente degradata per la presenza di rifiuti di ogni genere, abbandonata a se stessa dall’incuria. Adesso quello spazio è stata sollevato agli onori di "giardino" grazie all’iniziativa lungimirante del maestro Pino Pontrandolfo, supportata dall’intervento di tutti noi colleghi, dagli alunni del nostro Circolo e dall’azione di volontariato di molti genitori che hanno dato un contributo concreto ripulendo il terreno e dissodandolo.

L’idea è stata quella di richiedere all’Amministrazione Comunale di poter "adottare" un terreno abbandonato in modo da poterlo recuperare e concedere agli alunni della scuola di occuparsene per piantare delle piante autoctone (tipiche del nostro territorio) e ormai quasi estinte e creare così il "Giardino delle piante dimenticate". L’idea è stata apprezzata e l’Amministrazione Comunale ha dato l'autorizzazione. Tutti gli insegnanti del Circolo hanno poi supportato l’iniziativa e ogni classe vi ha piantato il suo alberello. In questo giardino, dal 2002 sono state piantati alberi circa 400 alberi di querce e da frutto come il corbezzolo, il carrubo,il perastro, l’azzeruolo, il fico, il rovo il castagno, il giuggiolo, il melograno, il melocotogno, il noce ecc.... e tante piante aromatiche. Le piante hanno attecchito e sono ormai cresciute. Periodicamente le classi del nostro Circolo vanno a “visitare” le piante per poter effettuare osservazioni scientifiche, molto utili per un apprendimento sperimentale e vissuto.

Se ben ricordate, quando eravamo in classe seconda, noi siamo andati tutti insieme a "inaugurare" ufficialmente il nostro giardino (vedi qui ed anche qui) ed abbiamo fatto conoscenza con piante che non tutti conoscevano.  

 

Quest’anno in occasione della festa degli alberi, che sarà celebrata il 21 Novembre, ogni classe del Circolo ha ricevuto una piantina da piantare in un altro pezzo di terra della zona PIP,annesso attualmente ai locali utilizzati dalla Protezione Civile.

Noi abbiamo ricevuto una quercia: un farnetto, per la precisione. Oltre all’entusiasmo di poter fare una passeggiata all’aperto, ho avuto la possibilità di fare una lezione di scienze davvero interessante. Con gli alunni abbiamo ripetuto la differenza sostanziale che esiste tra piante semplici e piante complesse e tra le angiosperme che sono piante con fusto, fiori, frutto e semi ( i semi a loro volta possono essere monocotiledone e dicotiledone) e gimnosperme che sono piante molto antiche senza frutto e a seme nudo come ad es. le conifere ( abeti, cipresso, pino loricato, il cedro, il pino loricato ecc…).

Infine abbiamo ripetuto i criteri di classificazione scientifica di una pianta al fine di costruire una scheda contenente le informazioni più importanti; la scheda è stata poi stampata, plastificata e inchiodata su un supporto di legno per accompagnare la descrizione della piantina che saremmo andati a interrare nel pomeriggio.

Armati di zappa, zappetta, martello e innaffiatoio abbiamo piantato il nostro piccolo farnetto, ben sapendo -data la longevità di questo albero- che alla sua ombra potranno giocare (se nulla la disturba nella sua crescita) i vostri nipotini.

Ogni bambino ha avuto un piccolo ruolo nella piantumazione. siamo sicuri che se avessimo avuto spazio e piante a sufficienza, ogni alunno si sarebbe ben impegnato a piantare la propria piantina.