Le fonti della nostra storia

 

 

Quando noi andavamo a scuola abbiamo appreso (con le dovute eccezioni) che la storia non è altro che un insieme di date da mettere in relazione a degli avvenimenti: 1915 - inizio delle I Guerra Mondiale; 800 d.C - incoronazione di Carlo Magno; 14 a.C. - morte di Giulio Cesare , e così via.

Insegnare la Storia, invece, è far capire che essa è composta dalle "storie" di ogni singola persona e che ognuna di queste singole storie è importante per tutta l'Umanità.

Detta così sembra una cosa molto utopistica, perchè noi tutti siamo in un certo qual modo convinti che la Storia la fanno solo i "potenti" poichè sono essi che detengono il potere ed hanno la facoltà di emettere leggi che segnano il destino dei popoli; e sono sempre essi che decidono di condurre la popolazione verso guerre e distruzioni.

In effetti non si può negare che nella realtà le cose le percepiamo proprio così, ma solo perchè ce le hanno insegnate così.

I libri di storia, per tanto, troppo tempo sono stati gli strumenti per farci convincere di quello che era più utile a chi governava, cioè che la Storia può essere fatta solo da chi comanda.

Ed ecco allora che abbiamo imparato a memoria i nomi dei grandi "condottieri" da Alessandro Magno a Napoleone Bonaparte, da Cesare a Garibaldi. E solo marginalmente, nei libri di storia si è fatto balenare l'idea che questi condottieri hanno potuto compiere le loro gesta solo perchè migliaia di uomini (ma molto spesso anche donne e ragazzi) hanno perso la loro vita sui campi di battaglia o -molto più spesso- nelle loro misere abitazioni, oppressi dalla fame e dalle malattie.

 

Nello stesso modo marginale nei libri di storia si parla delle conquiste sociali dell'umanità: dalla nascita della democrazia greca alle  democrazie moderne; dalle proteste dei plebei romani alle conquiste sociali e sindacali del secolo scorso.

Sembrerebbe che questi siano fatti secondari nella storia: invece sono le fondamenta stessa dell'evoluzione umana. Cosa saremmo oggi se non ci fosse stata la gente comune a coltivare, allevare e produrre mentre i re ed i condottieri facevano le loro guerre? Come vivremmo oggi se l'esperienza e il sapere di chi ci ha preceduto non avesse portato a trovare nuove soluzioni per vivere meglio?

Si può allora ben comprendere che la considerazione espressa prima, che la Storia è fatta innanzitutto dalla storia dei singoli individui, è assolutamente vera ed è per questo che gli storici attuali tendono a rivalutarla.

Sulla base di ciò il nostro itinerario di studio sarà prevalentemente un percorso di "scoperta" della vita dei nostri antenati, a partire dai nonni e bisnonni.

I loro racconti, i loro ricordi, le loro foto e oggetti, diventano allora le fonti della Storia di ogni singolo alunno; si ritrovano radici che altrimenti vanno dimenticate e si crea e si rinsalda un legame tra generazioni, oggi sempre più difficile da mantenere.

Anche se sembra incredibile per voi, ma i vostri bambini non hanno la percezione di come si potesse vivere solo 40 anni fa; non riescono ad immaginare un mondo senza tecnologia, in particolare senza telefonini e senza Tv (che sorpresa scoprire che i nonni non potevano guardare la tv a colori! - se pure avevano una Tv!). E le foto in bianco e nero? E i termosifoni, il frigo, la lavatrice,...?

A volte anche a noi sembra un tempo così lontano.

Ma sono passati solo pochi anni da quando queste cose sono un bene comune nelle nostre case.

E' bene che anche noi adulti di tanto in tanto ce lo riportiamo alla mente, visto che siamo tra la minoranza di popoli fortunati: in altre parti del Pianeta una maggioranza di popolazione non ha accesso a questi beni, come ad altri beni fondamentali, quali l'acqua, il cibo, la sanità e l'istruzione.

Ecco che allora siete chiamati a sostenere un ruolo importante nello studio e nell'apprendimento della storia da parte dei vostri figli: voi sarete il mezzo per accedere alle fonti della loro storia.

Quando vi chiederanno notizie sui loro primi anni di vita (fonte orale), non lesinate i vostri racconti; quando vi chiederanno di poter osservare oggetti della loro prima infanzia (fonti materiali), accontentateli e aiutateli a capire la funzione degli oggetti e la loro storia legata al bambino; quando vi chiederanno di sfogliare l'album dei ricordi (fonti iconografiche o visive), date loro tutte le spiegazioni su chi è rappresentato nella foto, sui luoghi e sui momenti belli che ad  essa sono legati.

Ora tocca o a voi.

Poi toccherà ai nonni. ed anche allora la vostra presenza ed il vostro impegno sarà indispensabile.

 

Ovviamente tutto questo all'interno del normale programma ministeriale (formazione della vita sulla terra, dinosauri, evoluzione degli uomini ...)