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Attività del mese

  di Febbraio

 

Italiano

COSTRUIRE UN TESTO

Ora che i bambini hanno acquisito abbastanza bene l'abilità dello scrivere e del leggere, iniziamo il percorso per avviarla alla scrittura individualizzata.

Creare un testo non è cosa semplice, soprattutto se l'obiettivo che ci si propone è quello di rendere capaci di scrivere non solo correttamente, ma anche in modo creativo e critico.

E' questo un percorso molto lungo, che per noi si chiuderà in quinta; ma che per i ragazzi continuerà per tutto il loro percorso scolastico.

Altri insegnanti iniziano questo percorso più avanti nel tempo, ritenendo -a ragione- che i bambini non hanno ancora le capacità per affrontare questa attività. Tuttavia il mio punto di vista è qui divergente: ritengo, infatti, che l'insegnamento della lingua italiana a scuola deve seguire lo stesso processo naturale dell'apprendimento della lingua orale che avviene da piccoli. Penso, infatti, che nessun genitore "misuri" la difficoltà di una frase o di un concetto di fronte ad un bambino piccolo: semplicemente se si accorge che quello che si sta dicendo è "complesso", lo riespone in termini più semplici.

L'insegnante, allora, si addossa il compito di rendere "più semplice" il solo percorso di apprendimento della scrittura, ma senza modificare il percorso naturale di apprendimento e senza sottovalutare le reali capacità espressive dei bambini.

L'essere costantemente a contatto con stimoli verbali di diverso tipo (famiglia, scuola, compagni di gioco, Tv, cinema, Videogiochi,....) induce i bambini ad apprendere stili verbali ed espressivi per noi inimmaginabili alla loro età: quante volte ci stupiamo di fronte a frasi o concetti espressi dai nostri bambini? Ne consegue che spesso il nostro voler "per forza" semplificare costringe i bambini ad uno sforzo inutile, poichè tendono ad adattare il loro linguaggio alle richieste degli insegnanti.

Un esempio: le prime cose che si fanno a scuola è l'addestramento alla manualità fine: tracciare linee, cerchi, seguire tracciati,..... (i nostri nonni dicevano che per un lungo periodo scolastico non facevano altro che "mazze" e "O"!). E' questa una abilità necessaria per l'apprendimento della scrittura. Sarebbe stato veramente una cosa folle se per molte settimane avessimo costretto i nostri alunni a fare una cosa simile: l'abbiamo saltata perché erano capacità già possedute. Allo stesso modo non è stato necessario soffermarsi troppo sulle singole letterine presentate, poiché i bambini le apprendevano bene in poco tempo e nel contempo richiedevano attività più in linea con le loro capacità.

Il percorso didattico guidato che ora seguiremo è molto semplice: partendo da una immagine, cercheremo di descriverla e di far emergere impressioni, sensazioni e sentimenti. In modo molto riduttivo possiamo dire che i bambini seguiranno questo schema:

  • Chi è? Cosa è?
  • Dove si trova?
  • Cosa fa?
  • Come è fatto?
  • Quali emozioni ti provoca?

Sottolineo qui che un testo NON necessariamente deve essere scritto: può essere anche "detto" a voce. E questo è quello che voi potete fare per aiutare i vostri figli.

Davanti ad una immagine, un personaggio dei fumetti, un giocattolo, un posto nuovo che visitate, un nuovo amico,..... potete incoraggiare i vostri bambini a produrre un "testo", semplicemente facendo raccontare quello che vedono. Non è cosa tanto semplice, poiché i bambini tendono a ripetere i concetti, a soffermarsi solo su alcuni aspetti,... Aiutati, acquisisiranno quella abilità che si trasforma nelle capacità di osservare, riflettere ed esprimersi nel migliore dei modi.

Osservando le attività fatte in classe troverete maggiori spunti per intervenire.

 

Italiano

Il Calzolaio e gli Gnomi

(liberamente adattata dal maestro)

Continuiamo il percorso attraverso le favole per introdurre i  gruppi di lettere più complessi (digrammi e trigrammi): con il Circo del Pagliaccio Dimitri abbiamo introdotto il suono "gli". Adesso con l'aiuto della favole  " Il calzolaio e gli Gnomi" stiamo analizzando il più difficile suono "gn".

La complessità sta nel fatto che questo suono -nel parlato quotidiano- tende ad assorbire anche la vocale "i", per cui i bambini -e i grandi- tendono poi a scrivere questa vocale, trasformando il suono "gn" in "ni"  oppure in "gni..."(siniore anziché signore; cagniolino, anziché cagnolino").

La correzione deve essere immediata e sempre spiegata, facendo porre l'attenzione sul suono corretto, cioè pronunciando lentamente la parola per evidenziare che in essa non vi è nessuna "i".

NB. La regola della lingua italiana è: dopo il suono "gn" seguita da vocale (gna, gne ,gno, gnu) non vi è mai la i, ad eccezione delle parole in cui questa è accentuata (compagnìa).

 

Poichè ai bambini piace ascoltare le favole, soprattutto se raccontate dai genitori, allego qui il testo della favola.

Vi è anche un file video della favola.

 

Scarica il testo qui                                  Scarica la favola qui 

 

Inglese

 

Stiamo imparando una  canzoncina per conoscere i nomi degli animali:

ecco qui il Video da scaricare

e il testo da scaricare,

che ovviamente è per voi: i bambini NON devono leggere le parole in Inglese, ma devono cantare.

 

 

Le favole di questo mese

 

 

I TRE PORCELLINI

(liberamente adattata dal maestro)

C'erano una volta tre porcellini che vivevano con i loro genitori.
Quando i porcellini divennero grandi  la madre un giorno li chiamò e disse loro: "Siete troppo grandi per rimanere ancora qui. Andate a costruirvi la vostra casa".
Prima di andarsene da casa li avvisò di non fare entrare il lupo in casa: "Vi prenderebbe per mangiarvi!"
E così i tre porcellini se ne andarono.
Siccome si stava facendo tardi dovevano costruirsi una casa per stare al sicuro.
Il primo porcellino, che era molto pigro, incontrò un uomo che portava della paglia e pensò: Con la paglia farò presto a costruire la mia casa”.

Il primo porcellino, che era molto pigro, incontrò un uomo che portava della paglia e pensò: Con la paglia farò presto a costruire la mia casa”.

Allora chiese all’uomo: "Per piacere, dammi un po' di paglia! Voglio costruirmi una casa".
In poco tempo costruì la sua casa: la casa non era molto bella e nemmeno fatta bene, ma a lui piaceva molto.

Il secondo porcellino incontrò un uomo che portava della legna. Si fece dare la legna e costruì la sua casa perché anche lui era pigro e voleva lavorare poco.
L’ultimo Porcellino incontrò un uomo che trasportava mattoni.
"Per piacere, dammi un po' di mattoni –disse - Voglio costruirmi una casa."
Così l'uomo gli diede dei mattoni per costruire una bella casa.

Il giorno dopo il lupo andò alla casetta di paglia: " Porcellino, porcellino, fammi entrare" gridò il lupo.
Ma il Porcellino sapeva che era il lupo e non lo lasciò entrare.
Ma il lupo si arrabbiò e soffiò e soffiò e buttò giù la casetta: per fortuna il porcellino riuscì a fuggire fino alla casa del secondo fratello.
Il giorno seguente il lupo andò a casa del secondo porcellino e bussò alla sua porta.

"Chi è?" chiese il porcellino.
"Sono tuo fratello. Fammi entrare" rispose il lupo.
Ma il Porcellino Medio sapeva che non era suo fratello e non aprì al lupo.
Così il lupo si arrabbiò e soffiò e soffiò e alla fine la casa crollò. I due fratellini scapparono di corsa fino alla casa di mattoni.

Il giorno dopo il lupo andò alla casa di mattoni e gridò: "Porcellino, porcellino, fammi entrare!"
Ma il Porcellino Grande rispose: "No, non ti farò entrare!"

Allora il lupo si arrabbiò e soffiò e soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa.
Il lupo era furibondo! Gridava: "Porcellini, porcellini, entrerò e vi mangerò!"
I tre porcellino erano spaventati ma non risposero.

Il lupo pensò di entrare di nascosto dal camino, ma i porcellino lo videro e subito accesero un bel fuoco.

Quando il lupo scese dal camino finì diritto sul fuoco e si bruciò la coda.

“Ahiiii!” gridò il lupo e scappò .

Da quel giorno non si fece più vedere e tre fratellini rimasero insieme e vissero felici e contenti..

 

LE STORIE

 

Qui di seguito potete scaricare le ultime storie create con WriteImages.

Potete rileggerle con i vostri figli e potete anche farle completare al computer (magari impostando un colore diverso per le parole da inserire). I file si aprono con un qualsiasi editor di testi (es. Word o Writer,....) poiché sono in formato .RTF-

Ancora più interessante sarebbe se, aiutati da voi, aggiungono qualche breve frase  (anche questa in colore diverso).

Se lo fanno potete inviarle al maestro, stampate o per e-mail.

Una Sfida ed un Aiuto

 

Volete cimentarvi a creare brevi storie con testo ed immagini, come quelle che i bambini stanno utilizzando a scuola? Potete farlo anche con loro, così date una mano al maestro nel comporre le schede o le potrete utilizzare con i vostri figli.

Nella sezione "Software" potete scaricare il programmino facile facile da usare. Il software è LIBERO ed è stato creato da IVANA SACCHI, che gentilmente si ringrazia. Nella nostra HomePage adesso vi è il link che rimanda al suo sito.

Dovete solo rispettare (per ora) queste semplici regole:

 

1. I racconti devono essere molto brevi.

2. Cercate di non usare parole difficili o con gruppi di lettere che i bambini conoscono poco (qu, gli, sci-sce, gn).

3. Dopo ogni immagine inserite manualmente uno spazio sottolineato in cui i bambini possano scrivere il nome dell'immagine.

 

Il programma contiene tutte le istruzioni per potervi divertire. Per inserire le nuove immagini dovete salvarle nella cartella ImmaginiInglese, che si trova nella cartella "ProgranmmiIvana" che a sua volta è in "Documenti". NB. scaricate da internet solo immagini di medio formato: il programma le dimensiona automaticamente e crea il database dei nomi.

Dopo aver installato il programma,  scaricate anche la cartella zippata "ImmaginiInglese", decomprimetela  e sostituite quella già presente nella cartella "ProgranmmiIvana" che a sua volta è in "Documenti".