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Attività del mese

  di Marzo

storia

Una attività molto difficile

 

CAUSA - EFFETTO (conseguenza)

 

In questi giorni con i bambini stiamo affrontando un argomento piuttosto difficile: stabilire i rapporti che ci sono tra due o più eventi ed individuare quale è la causa di un evento e quale è una possibile conseguenza.

Normalmente un bambino, esponendo un evento accaduto, riesce a porre nel giusto ordine i due eventi, comprendendo quale ne è la causa e quale evento si è verificato in conseguenza di ciò.

Viceversa, quando il bambino ascolta i fattori causa-effetto non sono a lui altrettanto chiari, anche perchè nella lingua italiana (soprattutto parlata) i due concetti possono essere espressi in forme differenti e con diverso ordine.

I rapporti che ci sono tra gli eventi sono una premessa importante per lo sviluppo delle capacità logiche dei bambini, nonchè per la corretta esposizione del proprio pensiero innanzitutto, e delle materie orali (storia, scienze,...) per quello che riguarda le attività scolastiche.

 

Le attività in classe, che si ripeteranno fino alla fine dell'anno e poi anche in seconda, hanno lo scopo di esercitare la mente dei bambini in modo che l'individuazione delle due parti (causa-effetto) diventi quasi automatica. Il passo successivo, allora, diventa la capacità di individuare anche le ulteriori possibili conseguenze che possano derivare da una determinata causa e saper valutare quale tra tutti gli effetti possa essere il più probabile (matematica: analisi e calcolo delle probabilità) o il più utile e proficuo (ragionamento logico) o quello da evitare (analisi dei comportamenti da tenere).

 

Da queste poche e sommarie righe si può facilmente evincere quale sia la portata di questo tipo di attività per lo sviluppo globale del bambino e anche i motivi per cui poi si insiste tanto con questo argomento di studi.

 

E come per ogni altra attività, anche in questo caso da voi genitori può venire un grande aiuto, che può sembrare ovvio o banale, ma che sicuramente è efficace.

Senza dover tediare troppo i bambini con esercizi mirati, è sufficiente che di tanto in tanto -quando se ne presenti l'opportunità- mettete in evidenza quale fatto è la causa scatenante di un effetto conseguente.

 

 

Inglese

Due video per apprendere facilmente i numeri

 

I bambini già alla scuola meterna avevano imparato a contare sino a 10.

In realtà hanno imparato la sequenza numerica dei numeri, ma non sanno abbinare le parole ai numeri.

Con questo video e con le attività che stiamo svolgendo in questi giorni, si vuole rinforzare proprio questo abbinamento.

Una attività che vale la pena fare è quella di mostrare un numero con le dita e chiedere che numero sia. Quanto più rapida sarà la risposta tanto più intenso è l'apprendimento. (Questo esercizio è utile anche in matematica).

I bambini possono anche eseguire le addizioni entro il 10 in inglese (cfr. le attività sul quaderno): vi ricordo che vanno "lette" in questo modo:

(2+5=7) 2 and 5 is 7.

 

potete scaricare i video o semplicemente collegarvi ad internet (youtube) a questi indirizzi:

http://www.youtube.com/watch?v=4sHOH_zsRl4

 

http://www.youtube.com/watch?v=v4sWyckBaOM

 

Scarica     Numbers Song                                         scarica    Numbers Rock

 

storie e Storia

Giacomino e i Fagioli magici

Abbiamo raccontato la famosa favola inglese (Jack e i fagioli magici) e poi ne abbiamo ricavato delle sequenze che abbiamo ricomposto sul quaderno, aggiungendo delle didascalie esplicative.

Va da sé che i bambini, ai quali piace molto ascoltare le favole, hanno gradito molto il racconto, per cui l'attività di ricomposizione delle sequenze non è stato molto difficile. Né lo  é stato la successiva attività di scrittura.

La vera difficoltà sta nel raccontare i punti salienti della storia nel giusto ordine cronologico (cosa viene prima, cosa accade dopo), e nel rispettare i giusti ruoli dei personaggi (casa fa Giacomino, cosa fa la gigantessa,...)

Tutto questo, ovviamente, è la premessa alla comprensione ed alla riesposizione della Storia del nostro Mondo e degli Uomini.

Per voi che siete interessati ad aiutare i vostri Figli nei processi di apprendimento vi proponiamo di giocare con i bambini utilizzando questa favola.

Innanzitutto scaricate il testo della favola e raccontatela ai vostri figli, cosa che loro gradiranno molto. Sarebbe opportuno che già nel racconto loro possano intervenire anticipando quello che succede

(basta che voi glielo chiediate in modo non esplicito: "Chissà cosa succede ora?",  "Forse Giacomino ora farà...").

Poi scaricate la scheda con le immagini.

Fate in modo che i bambini riescano a dare quante più informazioni possibili su ogni immagine:

cosa sta accadendo,

chi sono i personaggi illustrati,

come sono rappresentati,

in quali posizione sono (desta, sinistra, sopra, vicino,...)

cosa altro è rappresentato,

come sono le espressioni dei visi, ....

capite bene che in questo modo non solo aiuterete i bambini a rinforzare la comprensione della storia, ma anche quello espressivo che serve tanto in Italiano, le capacità di osservazione utili in Scienze, l'organizzazione spaziale della Geografia,....

 

Buon lavoro

 

Scarica il testo qui                                                        Scarica la scheda delle immagini qui

 

In questo link potete rivedere il filmato della favola (attenzione si va su youtube)

 

Qui ci sono alcune immagini da scaricare e colorare

 

 

 

Stimolare all'Osservazione

 

Ora che i bambini hanno iniziato il percorso che li guiderà alla composizione di un testo, è necessario che anche a casa vengano stimolati nel modo più opportuno.

Scrivere, abbiamo già detto, è molto più complesso che esprimersi attraverso la voce.

In realtà il processo espressivo non è molto diverso, ma dover controllare la scrittura e nello stesso tempo avere ben a mente il "filo" di quello che si sta scrivendo richiede una certa abilità: non per niente anche noi adulti spesso preferiamo esprimerci oralmente, anziché con lo scritto (SMS esclusi: ma questa non è "scrivere").

Per i bambini, allora, i problemi che si presentano nello scrivere sono di due tipi differenti:

1. saper esprimere in forma logica e semplice un pensiero;

2. scrivere correttamente quello che si ha in mente.

Il secondo punto è, in questo momento, quello prevalente poichè il bambino non si sente molto sicuro delle proprie capacità, per cui tende a spendere la maggior parte delle sue forze nel cercare di fare meno errori possibili.

Questo è il motivo per cui quando stanno scrivendo li sentite ripetere ad alta voce le lettere o i "gruppi di lettere" che devono scrivere.

Si chiedono se ci vuole la doppia o l'acca o l'accento. Sono talmente concentrati in questa attività da dimenticare completamente quello che dovevano scrivere. Ed è per questo motivo che tendono a ripetere più volte una sequenza. (es. Mio fratello mi fa i dispetti e io mi arrabbio perchè lui mi fa i dispetti e io mi arrabbio).

Cosa fare allora per aiutarli?

Innanzitutto far pesare il meno possibile gli errori di grafia e di grammatica: i maestri effettuano le correzioni, spiegano gli errori, tuttavia minimizzano la loro gravità o frequenza onde evitare che il bambino si demoralizzi. A casa va seguita una simile strategia: l'errore va fatto notare spiegando come si doveva scrivere correttamente. E nient'altro.

Altra strategia utile è cercare di superare le difficoltà ripetendo con i propri figli le forme corrette. Se ad esempio avete notato che il bambino non riesce a scrivere le "doppie", potete farle notare in qualsiasi momento vi viene in mente: ("Mamma, posso bere un succo di frutta?" "Certo!... Quante "t" ci sono in frutta? E con quante "C" succo?" ....... Lo stesso vale per "chi/che", gn, sci/sce, gli,.....).

Vi garantiamo che funziona.

L'altro problema invece, è più importante: quando dobbiamo scrivere sembrerebbe che le idee se ne scappino dalla mente. Allora la strategia più semplice  da usare con i bambini è quella di aiutarli ad osservare (per ora) e a riflettere (in seguito).

I bambini sanno osservare, solo che spesso si soffermano su un solo dettaglio o non riescono ad estrapolarli da un contesto più ampio.

Aiutarli ad osservare significa semplicemente far loro notare la forma, i colori, le caratteristiche fisiche di un oggetto o di un panorama. E' anche far capire che ci sono differenze tra le persone, non solo nei vestiti e nel colore dei capelli, ma anche negli atteggiamenti, nel parlare e nel comportarsi.

Se aiutate i vostri figli ad osservare verrà facile anche la parte successiva: la riflessione su quello che ci circonda e la conseguente capacità critica del ragionamento individuale.

Proprio  perchè riteniamo fondamentale quanto qui esposto, su questo argomento ritorneremo con altri appunti.

 

 

Un  altro passo avanti in Italiano

 

Ora che abbiamo completato l'apprendimento di tutti i "fonemi" (lettere corrispondenti ai suoni) della lingua Italiana,  iniziamo il percorso che porterà alla scrittura autonoma. Poter esprimere il proprio pensiero e le proprie emozioni è una conquista fondamentale nel processo di apprendimento della lingua.

In questo periodo non è tanto importante scrivere in modo "corretto", ma imparare ad usare la scrittura come un mezzo espressivo e comunicativo.

Tuttavia non sarà tralasciata la struttura linguistica grammaticale, ma sarà posta in secondo piano. Per questo motivo talvolta noterete sui quaderni che degli errori (molto spesso la divisione in sillabe per andare a capo) non sarà corretta.

Già è stato detto sul percorso che terremo per guidare i bambini alla composizione di semplici testi: qualsiasi spunto adesso diventa importante per imparare a scrivere.

 

Vi invitiamo a leggere con i vostri figli i testi che compongono (anche se non sono "originali" e si noterà l''imput dei maestri) e ad incoraggiarli a fare meglio, soprattutto suggerendo quale frase voi avreste aggiunto o modificato per rendere il testo più bello.

I bambini si sentono orgogliosi del loro lavoro se gli adulti lo apprezzano!

 

 

Italiano

COSTRUIRE UN TESTO

Ora che i bambini hanno acquisito abbastanza bene l'abilità dello scrivere e del leggere, iniziamo il percorso per avviarla alla scrittura individualizzata.

Creare un testo non è cosa semplice, soprattutto se l'obiettivo che ci si propone è quello di rendere capaci di scrivere non solo correttamente, ma anche in modo creativo e critico.

E' questo un percorso molto lungo, che per noi si chiuderà in quinta; ma che per i ragazzi continuerà per tutto il loro percorso scolastico.

Altri insegnanti iniziano questo percorso più avanti nel tempo, ritenendo -a ragione- che i bambini non hanno ancora le capacità per affrontare questa attività. Tuttavia il mio punto di vista è qui divergente: ritengo, infatti, che l'insegnamento della lingua italiana a scuola deve seguire lo stesso processo naturale dell'apprendimento della lingua orale che avviene da piccoli. Penso, infatti, che nessun genitore "misuri" la difficoltà di una frase o di un concetto di fronte ad un bambino piccolo: semplicemente se si accorge che quello che si sta dicendo è "complesso", lo riespone in termini più semplici.

L'insegnante, allora, si addossa il compito di rendere "più semplice" il solo percorso di apprendimento della scrittura, ma senza modificare il percorso naturale di apprendimento e senza sottovalutare le reali capacità espressive dei bambini.

L'essere costantemente a contatto con stimoli verbali di diverso tipo (famiglia, scuola, compagni di gioco, Tv, cinema, Videogiochi,....) induce i bambini ad apprendere stili verbali ed espressivi per noi inimmaginabili alla loro età: quante volte ci stupiamo di fronte a frasi o concetti espressi dai nostri bambini? Ne consegue che spesso il nostro voler "per forza" semplificare costringe i bambini ad uno sforzo inutile, poichè tendono ad adattare il loro linguaggio alle richieste degli insegnanti.

Un esempio: le prime cose che si fanno a scuola è l'addestramento alla manualità fine: tracciare linee, cerchi, seguire tracciati,..... (i nostri nonni dicevano che per un lungo periodo scolastico non facevano altro che "mazze" e "O"!). E' questa una abilità necessaria per l'apprendimento della scrittura. Sarebbe stato veramente una cosa folle se per molte settimane avessimo costretto i nostri alunni a fare una cosa simile: l'abbiamo saltata perché erano capacità già possedute. Allo stesso modo non è stato necessario soffermarsi troppo sulle singole letterine presentate, poiché i bambini le apprendevano bene in poco tempo e nel contempo richiedevano attività più in linea con le loro capacità.

Il percorso didattico guidato che ora seguiremo è molto semplice: partendo da una immagine, cercheremo di descriverla e di far emergere impressioni, sensazioni e sentimenti. In modo molto riduttivo possiamo dire che i bambini seguiranno questo schema:

  • Chi è? Cosa è?
  • Dove si trova?
  • Cosa fa?
  • Come è fatto?
  • Quali emozioni ti provoca?

Sottolineo qui che un testo NON necessariamente deve essere scritto: può essere anche "detto" a voce. E questo è quello che voi potete fare per aiutare i vostri figli.

Davanti ad una immagine, un personaggio dei fumetti, un giocattolo, un posto nuovo che visitate, un nuovo amico,..... potete incoraggiare i vostri bambini a produrre un "testo", semplicemente facendo raccontare quello che vedono. Non è cosa tanto semplice, poiché i bambini tendono a ripetere i concetti, a soffermarsi solo su alcuni aspetti,... Aiutati, acquisisiranno quella abilità che si trasforma nelle capacità di osservare, riflettere ed esprimersi nel migliore dei modi.

Osservando le attività fatte in classe troverete maggiori spunti per intervenire.