24 maggio 2015: l'Italia entra in guerra

 

A 100 anni dalla grande strage

 

 

Cento anni fa in questo stesso giorno di maggio incominciarono a morire 1.240.000 italiani, 651.000 soldati e 589.000 civili, uomini e donne. E presero a moltiplicarsi le vittime tra i nostri "nemici" austroungarici: infine 1.567.000 morti, due terzi in divisa, 400.000 sul solo fronte italiano.

La prima Guerra Mondiale fu una grande inutile strage, in cui milioni di persone vennero considerati solo come "carne da macello" (come in tutte le inutili guerre)

I nostri bisnonni partivano, che non conoscevano altro posto che il proprio piccolo paese o al massimo qualcuno limitrofo, si trovarono a dover combattere in luoghi sconosciuti insieme ad altri contadini e derelitti con i quali era difficile comunicare non essendo ancora la lingua italiana da tutti conosciuta.

"So' fatte la uèrre a Triste  e Trènte" era l'espressione con cui i fortunati che erano ritornati a casa potevano raccontare la loro grande (dis)avventura.

Le trincee, il freddo, le malattie sono l'aspetto più eclatante di una guerra combattuta sui due fronti: combattere per conquistare metro per metro un tratto di terra e poi magari abbandonarlo subito dopo perchè non era così strategico come si pensava.

Una grande strage che dovrebbe farci riflettere in questo periodo in cui le immagini di guerre e stragi rimbalzano in Tv.

Purtroppo, come sempre, la Storia non riesce ad insegnarci granchè.

Fatevi un giro in rete per riportare alla mente quello che abbiamo studiato a scuola (o avremmo dovuto).