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classe_SECONDA 

 

 

I grilli per la testa

 

Mi sia concessa, questa volta, una parentesi non didattica.

Si vota.

In un momento di grande crisi economica, ma anche di cultura e di ideali.

Si vota.

Per il futuro dei nostri figli, della nostra Nazione, della nostra scuola, del nostro benessere.

Si vota: alcuni con la passione, altri con la rabbia, qualcuno per punire.

Qualcuno preferisce lasciare che altri prendano per loro questo importante compito e rinunciano al voto.

Ognuno di noi segue le proprie motivazioni anche se forse sarebbe più opportuno far rinascere ideali e passioni.

Con queste brevi annotazioni non voglio indicarvi né schieramenti, né nomi da prediligere nell'urna elettorale.

Col cuore e la passione politica che  porto da sempre desidererei farlo, ma me ne astengo poiché ritengo che chi legge queste righe non necessita né di essere convinto, né di essere plagiato, essendo persone che posseggono mente e cuore.

 

Dicevano, tempo fa,quando si voleva denigrare chi governava, che si era comandati da "nani, buffoni e ballerine".

Erano, questi, personaggi dei vecchi e squinternati circhi di una volta. Attrazione di un giorno, soggetti agli sberleffi degli spettatori.

Purtroppo per l'Italia, il nostro governo ha subito un tale regresso, nel corso degli anni, che spesso dà spettacolo da circo.

E come un circo si è dotato (ma siamo stati noi a votarli!!)dei suoi nani (non me ne voglia Brunetta)perché non è tanto l'altezza fisica che fa di un uomo un nano, quanto la sua "piccolezza" etica e intellettiva. E chi abusa di minorenni non può dirsi che abbia una grande levatura morale. Così anche chi evade le tasse ed incita a farlo!

E abbiamo avuto anche le ballerine, come insegnano Ilona Staller (onorevole!! che tuttora beneficia del suo bel vitalizio statale)e Vladimir Luxuria (sic!).

Ed ora non lasciamo che venga il tempo dei buffoni.

I comici, come chi fa satira, sono una grande risorsa perchè stimolano i potenti a migliorarsi.

Ma comici e buffoni devono calcare palchi ed arene.

Il Parlamento è altra cosa.

E' giusto e sacrosanto porre critiche: la demolizione di tutto non è cosa seria, né auspicabile.

L'Italia ha bisogno di innovazione, riforme, equità, moralità: per farlo è necessario proporre soluzioni. Dire solo togliamo i parlamentari, togliamo i sindacati, togliamo i partiti,.... è una facile scorciatoia.

Togliere è semplice: rimettere su qualcosa è realmente complesso.

In Iraq hanno tolto Saddam, hanno tolto il Parlamento, hanno abolito i partiti .... ancora non riescono a raccapezzarsi su come riorganizzarsi.

Noi non siamo l'Iraq.

Preferiremmo non diventarlo.

Si vota.

Votiamo per il futuro dei nostri figli. E anche per il nostro.

 

Gianni Plantamura