Il mosto è stato lasciato
fermentare per 5 giorni, sistematicamente, ogni giorno
abbiamo controllato il processo di fermentazione cioè
il livello di zuccheri (glucosio e fruttosio) contenuti
nel mosto d'uva con il densimetro o mostimetro.
Il mosti metro è molto
utilizzato per misurare la densità del mosto d’uva, ed
indica i kg di zucchero presenti in 100 kg di mosto; è
basato sul principio di Archimede in grado di rilevare
la densità di un liquido ad una data temperatura.
Abbiamo riempito con il mosto un
cilindro fino all’orlo, evitando la formazione di schiuma. Nel
cilindro pieno, abbiamo immerso il mostimetro asciutto. Quando
il mostimetro si è stabilizzato al centro del cilindro (non deve
toccare le pareti né bagnarsi sopra il punto di stasi) si esegue
la lettura: Il tenore zuccherino (%) è dato dal numero che si
legge alla superficie del mosto. In parole semplici è stato
spiegato agli alunni che più denso era il mosto, più zucchero
conteneva, più il mosti metro andava a fondo.
Quando il mosti metro nei giorni
seguenti ha cominciato a galleggiare il livello zuccherino del
mosto era diminuito, si stava trasformando in alcool.
Il vino che abbiamo ottenuto ha
raggiunto circa 18 gradi di contenuto zuccherino e 14 gradi di
gradazione alcolica.
Ieri finalmente abbiamo separato il
vino dalle vinacce, ormai il processo di fermentazione si poteva
considerare concluso. Gli alunni hanno versato in un contenitore
di vetro la parte liquida filtrandola dai residui del mosto.
A parte hanno spremuto con le mani le
vinacce per far uscire tutto il liquido in esse contenuto, non
avevamo un piccolo torchio e perciò l’operazione oltre che buffa
è stata accolta con entusiasmo dagli alunni, permettendo loro di
percepire la consistenza delle vinacce e dei vinaccioli! Poi lo
abbiamo assaggiato, osservato il colore, annusato il profumo.
L’attività svolta ci ha permesso di ripetere e sperimentare
tutto ciò che abbiamo appreso sui 5 sensi, utilizzando un
linguaggio opportuno nella descrizione delle percezioni
sensoriali.