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In Fila per un Desiderio

 

E’ il momento di desiderare,
quello giusto per sognare
che nessuno ti può strappare.

Non importa quando e dove
e nemmeno se fuori piove
Soprattutto non importa
se ti han chiuso quella porta.

Una cosa sola conta
che tu sia sempre pronta.
Pronta sempre a lottare ed imparare
non solo il modo di ottenere
ma anche l’arte magica di dare.

Una cosa sola conta
che tu sia sempre pronto
nel dolore e nel bisogno
a credere nel sogno.

 

Ho trovato in Internet il blog di questa scrittrice, mi hanno colpito tanto le sue parole e volevo condividerle con voi.

L’ immagine ci mostra bambini del passato che inviano le lettere a Babbo Natale, nella povertà di un tempo in cui si poteva solo sognare e desiderare di avere in regalo qualcosa di bello, una speranza di ricevere oggetti che all’epoca non si potevano avere, solo desiderare. Per me invece l’immagine parla dei sogni di sempre dei bambini, che non hanno tempo, di bambini in fila per un desiderio che appartiene solo alla loro immaginazione, perché oggi tutto ciò che si desidera viene comprato immediatamente ancor prima di esprimerlo. Anche i vostri figli hanno dei desideri, li hanno scritti nella loro ingenuità e voi li avete letti, li ho letti anche io, erano teneri, imprevedibili. Noi adulti diamo per scontato tante cose e spesso non sappiamo i reali desideri dei nostri figli. I miei figli mi hanno raccontato da adulti i loro desideri di bambini ed io sono rimasta allibita quando ho scoperto che ciò che avevano ricevuto non corrispondeva ai loro veri desideri, incredibile!

 I bambini credono ancora nella magia del Natale, sentono il bisogno di credere a Babbo Natale, credono ancora nelle favole ed è giusto così, da adulti avranno tutto il tempo per capire il disincanto e avranno anche imparato a difendersi da tutto questo.

Disapprovo chi con molta leggerezza racconta che Babbo Natale non esiste, non è un incentivo alla menzogna, semplicemente permette di pensare quanto sia bello e positivo che qualcuno che neanche ci conosce si preoccupa per noi, che ascolta i nostri desideri, che ci regala qualcosa senza chiedere niente in cambio, anche se che lo fa di nascosto quando noi non ce ne accorgiamo e non possiamo vederlo. Si nasconde non perché è un gesto sbagliato e poco corretto, ma perché i doni arrivano da una persona buona e “magica” e che questo dono è possibile solo con l’amore che non ha bisogno di identificazione, che non ha tempo, non ha confini e non ha spazi ben definiti. Tutti dovremmo imparare a fare qualcosa di bello per gli altri senza esibire la carta di identità, e magari anche di nascosto per non mettere in imbarazzo chi riceve, con la pretesa di dover avere qualcosa in cambio, ma semplicemente per il desiderio di far felici gli altri.

Io da bambina mi ponevo sempre la domanda- Ma come fa Babbo Natale a portare i doni a tutti i bambini del mondo in una sola notte? E coma fa a sapere chi sono i bambini buoni, e a conoscere l’indirizzo di tutti?

Domande ingenue, ma non mi interessava conoscere la risposta, non volevo sapere, aspettavo impaziente e non dormivo, poi aprivo i regali e accettavo con gioia anche ciò che avevo ricevuto ma non proprio desiderato,e lo giustificavo dicendo che Babbo Natale non poteva sapere tutto.

Adesso tutti si affrettano a raccontare “la verità” a volte mi è capitato di sentire anche le insegnanti spiattellare tutto quanto, in un eccesso di zelo; dimenticando che anche loro sognano e spesso rimangono piacevolmente colpite e sorprese da un regalo inaspettato, magari inviato da qualcuno  che si conosceva poco, oppure un dono a lungo desiderato che non ci aspettavamo di avere.

 Fino a quando è possibile, lasciate che i vostri figli credano nella magia di una figura che popola i loro sogni, lasciateli sognare, lasciate che costruiscano nel sogno ciò che li interessa perché solo così, nel mondo della fantasia costruiscono la loro identità che avranno da adulti, imparano giocando, ciò che vogliono e anche ciò che non vogliono.

 Se i nostri desideri da bambini non si sono avverati perché la vita ci ha imposto scelte diverse, non è colpa di nessuno, ma abbiamo sognato, abbiamo desiderato, ci siamo immedesimati, li abbiamo immaginati e…in qualche modo li abbiamo vissuti, non lasciate che le amarezze degli adulti ricadano sui bambini che invece hanno ancora tutto il diritto di sognare.

Maestra Rosaria