Tempo di riposo, di vacanze, di
giochi all’aperto, di crescita per gli alunni.
Per me invece andare in vacanza (non importa dove, il luogo alla
fine è molto relativo), significa scoprire qualcosa di nuovo,
vedere cose diverse che spesso sono davvero speciali e
straordinarie, saperle apprezzare e vederci magari anche
qualcosa di più di ciò che appare.
Viaggiare significa stimolare la mente, soddisfare curiosità che
danno la carica per nuove idee, percepire suoni, colori,
sperimentare sapori e odori, toccare materiali diversi e
affascinanti o semplicemente stringere una mano amica o anche
sconosciuta, sperimentare modi di vivere e di essere, differenti
dai propri, confrontarsi con realtà diverse dalla propria,
sperimentare l’uso di una lingua straniera ed usarla per farsi
capire e comunicare i propri pensieri ed emozioni.
Va detto però che non bisogna necessariamente andare lontano per
sperimentare tutto questo, è sufficiente anche allontanarsi di
poco dalla propria casa per arricchirsi allo stesso modo, la
cosa importante è avere un atteggiamento diverso verso ciò che
ci circonda- ed il mondo -anche appena dietro casa, smette di
essere ordinario e banale.
Basta guardare con occhi diversi ogni cosa e tutto cambia.
Tuttavia, chi ha la possibilità di viaggiare sicuramente si
arricchisce e torna con un bagaglio raddoppiato rispetto a
quando era partito, ma non pieno di oggetti e cianfrusaglie,
evidentemente non si parla di questo, ma dell’arricchimento
ricevuto ne fa tesoro ed inevitabilmente cerca di trasmettere
tutto ciò anche agli altri.
Per voi alunni che mi siete cari e per i genitori, ho portato
dei piccoli souvenir dalla mia vacanza in Francia, un po’ per
volta ve li offrirò per condividerli con voi e se vi
incuriosiscono abbastanza potremmo riparlarne in modo
approfondito al vostro rientro.
Anche gli alunni come ben sapete sono stati invitati a portarci
dei souvenir, non oggetti regalo ma ad es. cartoline riguardanti
gli ambienti visitati, campioni di esseri viventi e non viventi,
cose insomma che hanno colpito l’immaginazione o semplicemente
che hanno incuriosito e di cui si vuole un approfondimento.
Cominciamo con qualcosa che durante l’anno abbiamo già
sperimentato: I labirinti
Il labirinto che vi offro è stato costruito nel 13° sec. e
rappresenta il cammino spirituale che ognuno di noi deve
compiere per raggiungere Dio, o più semplicemente per avere
fede.
Il labirinto in senso laico invece potrebbe rappresentare
nell’immaginario, il difficile cammino che bisogna compiere per
conoscere gli altri, oppure se stessi o addirittura il percorso
che ognuno deve fare per imparare, per arrivare alla conoscenza.
Qui a scuola usiamo particolari tipi di labirinti che servono ad
affinare la percezione visiva, la manualità, e la capacità di
trovare una soluzione ed una strategia ottimale per risolvere il
problema.
Il percorso sembra molto facile, ma non è così, bisogna fare
tutto il percorso per raggiungere la meta.
Invito anche gli adulti a sperimentare il percorso, è davvero
interessante.
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Il
labirinto di Chartres
Sul pavimento della cattedrale gotica
di Chartres, in Francia, è disegnato il labirinto riprodotto qui
sopra. Esso occupa l'intera navata della chiesa, quando si entra
dal portale ci si trova infatti all'inizio di un percorso
organizzato in modo che l'itinerario che si percorre sia uno
solo,senza quelle strade cieche e quegli incroci tipici in un
labirinto classico.
La sua forma è circolare e il diametro misura 12,87 m. Per
andare dall'ingresso indicato con A, al punto di arrivo indicato
con B, bisogna percorrere 261,5 m.
Solo in alcuni giorni dell’anno esso è percorribile dai fedeli,
tutti i venerdì del mese di marzo e del mese di ottobre,;esso,ha
la caratteristica di presentarsi come gia' risolto,l'itinerario
e' lungo con allontanamenti e avvicinamenti rispetto al
centro,ma basta seguire con fede il percorso indicato per
giungere alla meta.
Questo labirinto può insegnare molte cose.
C'é un ingresso e l’obiettivo è arrivare al centro del labirinto
ma per farlo bisogna completare tutto il percorso. Ma poi devi
saper tornare indietro. E la strada del ritorno è inversa ma è
tutta un’altra cosa.
Per chi vuole far giocare i bambini con i labirinti qui ci sono
alcuni siti da cui poterli scaricare e stampare (scegliete i più
facili!!):
http://www.disegnidacoloraregratis.it/giochi/labirinti.php
http://www.jeu-labyrinthe.com/
http://www.megghy.it/labirinti/index.htm
E questi sono labirinti interattivi
per giocare on-line:
http://www.jeu-labyrinthe.com/labyrinthe/12/Labyrinthe_jeu_en_ligne
(in francese)
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