Lavori in corso

 

(siamo Italiani!!)

 

Al rientro a scuola molto probabilmente troveremo ancora "il cantiere aperto", poichè i lavori di efficientamento termico dei locali ha subito una battuta d'arresto durante il periodo estivo.

Conoscendo i tempi "biblici" dei lavori pubblici in Italia non ci stupiamo più di tanto, ma in noi ribolle una certa rabbia poiché siamo stufi di sentir dire "Vabbé, si sa come vanno le cose in Italia!".

Siamo Italiani e questo ci fa onore e vanto, ma se il senso deve essere che siamo poco efficienti, pressapochisti, incapaci di programmare un lavoro ben fatto e di portarlo a termine, allora no: non ci vogliamo stare più e chiediamo alle istituzioni la stessa efficienza che a noi si chiede sul lavoro.

Ai bambini dobbiamo insegnare ad essere "cittadini", cioè a rispettare le leggi e le istituzioni: ma quale rispetto si può dare ad una istituzione che non sa programmare almeno un lavoro corretto a vantaggio dei più piccoli?

Ovviamente non parliamo di una singola amministrazione, ma ciascuna è responsabile del proprio operato.

Quello che vediamo è che i lavori di un ambiente in cui devono "vivere" per 5 ore dei bambini sono stati iniziati durante l'anno scolastico, con la motivazione dell'urgenza del completamento dei lavori; abbiamo constatato che i lavori non sono conclusi; abbiamo appreso che continueranno in concomitanza con il ritorno degli alunni nelle classi.

In altri Paesi (civili) probabilmente ci sarebbe stato l'intervento degli enti sanitari per la presenza negli ambienti di polvere e vapori delle pitture; ci sarebbe stato anche l'intervento degli enti per la sicurezza, perchè i bambini si trovano a vivere giocoforza in un cantiere di lavoro.

 

Ma la stessa considerazione si può fare a proposito della Scuola "Hero Paradiso", lasciata inconclusa nella parte dei seminterrati: non solo monca della aula magna polifunzionale, ma addirittura privata del passaggio interno per far giungere i bambini nella palestra!

 

E non si riesce a ripristinare il Parco Giochi di via Stazione, nè si è mai pensato a costruire un vero parco giochi degno di questo nome (e non si chiami parco gioco Piazza Berlinguer o piazza Nuzzi, o il pretenzioso Parco Don Nicola!)

 Siamo tutti, a parole, fautori dei Diritti dei Bambini, ma cosa si fa per il loro benessere? Forse dobbiamo tutti ripensare il modo di vedere il Mondo dei più piccoli e le loro Esigenze.

 

Ci auguriamo, comunque, che i lavori si concludano nel più breve tempo possibile, magari facendo attenzione anche a riparare il pavimento sconnesso, che è un grave motivo di mancanza delle più elementari norme di sicurezza.

E ci auguriamo che "siamo Italiani" perda la sua connotazione negativa e di inefficienza, e riacquisti il giusto senso di appartenenza ad una Nazione ricca di Monumenti che tutti ci invidiano; ricca di storia e di tradizioni; e soprattutto parte di una Europa Unita e coesa nella ricerca del benessere di tutti.