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Le Palme

 

 

La Domenica delle Palme, è la seconda domenica di Passione e per i cristiani comincia la Settimana Santa.
In questo periodo nella nostra scuola, fervono i preparativi per l’imminente festività.
Ho raccontato agli alunni l’entrata di Gesù a Gerusalemme: tutti gli fanno festa perché avevano sentito dire che era il nuovo Profeta e lo accolgono con gli onori riservati ad un re.

La folla, radunata dalle voci dell’arrivo di Gesù, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi di ulivo e di palma, abbondanti nella regione, e agitandoli festosamente rendevano onore a Gesù esclamando “Osanna al figlio di Davide! Osanna nell’alto dei cieli!”.

Gesù tuttavia invece di arrivare su un cavallo come tutti i re sceglie un’asina, animale umile e servizievole, sempre a fianco della gente pacifica e lavoratrice, per affermare che egli è un re privo di ogni forma esteriore di potere, armato solo dei segni della pace e del perdono. Per ricordare questo importante episodio della vita di Gesù, da molto tempo, ricorre nella tradizione popolare sia dei cattolici che degli ortodossi, l’uso di portare nelle proprie case l’ulivo o la palma benedetta come augurio di pace. Da allora vengono attribuite virtù magiche e miracolose ai rami delle piante benedette, virtù capaci di allontanare gli incantesimi e gli spiriti maligni. Da sempre l’ulivo è un simbolo di pace, che compare per la prima volta nella storia del diluvio universale, quando la colomba inviata da Noè torna con un ramo di ulivo, simbolo di riconciliazione di Dio con gli uomini.

Anche noi abbiamo pensato di inviare alle famiglie un augurio di pace nelle forme consuete della nostra tradizione popolare che prevede l’uso di far benedire durante la messa i rami di ulivo e regalarli a parenti e amici che non hanno partecipato alla Messa delle Palme, e conservare in casa piccoli rametti come simbolo di pace per tutta la famiglia.
Con un certo anticipo, abbiamo preparato “le palme” con i rami di ulivo che ci ha portato la mamma di Kristian. A metà mattina Don Rocco, parroco della chiesa del Sacro Cuore, è venuto a scuola per benedire le palme, recitare una preghiera e rivolgere agli alunni l’augurio di pace per tutte le famiglie.

In classe poi abbiamo preparato anche un biglietto augurale con una colomba e un messaggio molto bello” La pace non è la via da seguire……la pace è la via.

”Un significato difficile per i piccoli alunni, ma è stato oggetto di discussione, non serve avere una via da seguire se nel nostro cuore non abita l’intimo significato di pace, non ha senso proclamarsi operatori di pace se poi lasciamo che nel nostro cammino quotidiano, la pace viene infranta a favore del nostro vantaggio personale.
Ho colto quindi l’occasione per far comprendere agli alunni la parola PACE in tutti i suoi significati.

La pace ha origine dall’amore per le cose, per l’ambiente, per gli altri, per l’ordine che si manifesta nel rispetto delle regole condivise da tutti. Ma si esprime con l’esercizio della solidarietà, con il rifiuto della violenza, l’accettazione della diversità per farsi pace universale, intesa come relazione rispettosa di tutte le forme di vita e di tutti i popoli.
La pace non è assenza di conflitto. Ma vedere nell'altro anzitutto uno simile a se', importante per me perché ciò che è mio è tuo e m'interessa il tuo bene.
Se ognuno percorrerà questa strada, non sarà salvaguardato solo l'individuo, la famiglia, il gruppo, il paese ma il bene dell'umanità intera.

LA PACE VUOL DIRE


La pace non è sentire nel cuore un affetto distratto, un generico amore;
la pace non è aprire il giornale e dire: la guerra, che brutta, che male.
La pace vuol dire, dire poche parole la pace è agire come pace vuole.
La pace è vera soltanto se in pace davvero io sono con te.
La pace non è sentire nel cuore che il male a nessuno si deve più fare;
la pace non è pensar cose buone, ma non impegnarsi nel compiere il bene.
La pace non è sentire nel cuore un pò di dolore per gente che muore;
la pace non è far la pace a Natale se poi gli altri giorni non sai perdonare.
La pace è vera soltanto se in pace davvero io sono con te.