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Per chi avesse l’opportunità di visitare Expo consiglio di vederla non come una fiera del cibo, ma come conoscenza, come un modo per avvicinarsi agli altri popoli e apprezzarne le diversità rappresentati da stili, gusti, colori, profumi e abitudini legate al territorio di appartenenza. Sarebbe anche importante osservare gli sforzi delle comunità convenute ad Expo per affrontare anche le tematiche ambientali, sociali, politiche ed economiche globali della Terra.  

Desidero condividere con voi una riflessione  offerta da una collega, Loretta Sebastiani, che come noi ha partecipato ad Expo 2015 con una propria narrazione.

 

“Qual è il tema di Expo 2015?

La risposta è semplice. Chiunque sa che l'esposizione universale di quest'anno ruota intorno al cibo. 
Nutrire il pianeta. Energia per la vita.
In questo motto c'è tutto ma bisogna approfondire.  
Per chi è interessato ecco il link giusto! http://www.expo2015.org/it/cos-e/il-tema

 

Il mio contributo è la riflessione di una persona che all'alimentazione ha legato buona parte della sua vita. 
Viviamo in una società ingiusta in cui si parla ancora di persone che muoiono di fame. 
Le cifre parlano chiaro. Sono 800 milioni.
1 su 9 abitanti della Terra va a dormire con la fame. 
Il 39% in meno rispetto al 1990 (dati Fao).  Di strada ne abbiamo fatta ma dobbiamo arrivare ad annullare questa grande ingiustizia. 
Ingiustizia che pesa su tutti noi. 
E poi mentre migliora questo aspetto aumentano altri problemi. Oggi si parla di fame nascosta e di obesità (gli obesi nel mondo sono ormai 500 milioni). 
Un problema globale che può riguarda qualsiasi stato nel mondo. Paesi ricchi e poveri. 
C'è chi si ammala non perché non mangia ma perché non si nutre bene. 

Non ha una dieta salutare, bilanciata e sostenibile. Manca di microelementi essenziali (vitamine e minerali). 
Questo può riguardare un bambino in crescita, una donna in gravidanza, un anziano, un adulto ... in ogni paese del mondo. Per scelta propria o problemi economici. La malnutrizione ormai non ha confini.
Ci sono famiglie che non mettono in tavola frutta e verdura fresca, legumi, carne, pesce e latte. 
Cibi industriali ricchi di grassi, zuccheri e sale sono oggi accessibili a tutte le tasche e particolarmente invitanti nel sapore. Molti ormai li preferiscono.
E così il peso aumenta e anche la possibilità di ammalarsi e morire (tumori, diabete, malattie cardiovascolari). 
Al giorno d'oggi si muore per la fame o per eccesso di cibo e le cifre sono quasi equivalenti. Incredibile, vero?

Expo 2015 nasce per diminuire il numero degli affamati e di chi si nutre male. 
Tutti noi possiamo fare qualche cosa per la fame nel mondo visto che si spreca la terza parte del cibo prodotto nella filiera alimentare e noi consumatori siamo responsabili di una buona parte di questa percentuale. Ma la lotta agli sprechi non basta.
Expo si propone di divulgare nuove tecnologie e di far conoscere i progressi scientifici nell'agricoltura, nelle industrie e nei laboratori per migliorare la qualità e quantità del nostro cibo. E la sua sicurezza.
Ma anche le nuove tecnologie in cucina e i principi di una dieta sana. Ecco che Davide Oldani, che ha intuito molto bene gli obiettivi, ha rivisitato il risotto alla milanese. 

Ne ha fatto un piatto che rispecchia pienamente la dieta giornaliera bilanciata. Non si chiama più risotto ma zafferano e riso.


Lo presenta in questo modo:
... non è il solito risotto: si tratta di un piatto caratterizzato “dalla cucina del levare, come la chiamo io: cioè levo le parti pesanti e superflue della tradizione e alleggerisco, al tempo stesso però valorizzo il più possibile le materie prime, con cotture e procedimenti che permettano di rendere al massimo sapore e profumo. Punto sugli ingredienti fin dal nome della mia ricetta, che non si chiama più risotto, ma zafferano e riso”


La ricetta la potete vedere qui:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-70144327-e9ec-4ea3-a08b-d0b884de4274.html
Oppure leggere qui!
http://worldrecipes.expo2015.org/it/ricetta-zafferano_e_riso_alla_milanese_d_o_9920.html


In realtà è una ricetta già presentata da Davide Oldani qualche anno fa ma ulteriormente rivisitata senza midollo di bue. 
Sta a noi quindi migliorare la nostra conoscenza. 
Visitare Expo significa appunto questo. Non è la fiera dei soliti assaggini ma un'occasione per capire meglio il cibo, la sua storia e l'impatto sull'ambiente e sull'uomo.
Perché il cibo è la nostra vita e la nostra energia, il nostro piacere e la nostra preoccupazione. Perché il cibo ci costruisce: può farci stare bene o farci ammalare. E dietro al cibo si nascondono scelte strategiche per l'umanità.
Tutto dipenderà da noi e dalle nostre scelte! "

 

Loretta Sebastiani    

 

 

 

Io accludo anche una poesia che  ho trovato sul web:

 

Sono così educati i bambini che muoiono di fame
Sono così educati i bambini che muoiono di fame:
non parlano con la bocca piena, non sprecano il pane,
non giocano con la mollica per farne palline,
non fanno mucchietti di cibo sul bordo del piatto,
non fanno capricci, non dicono: “Questo non mi piace!!”,
non arricciano il naso quando si porta in tavola qualcosa,
non pestano i piedi a terra per avere caramelle,
non danno ai cani il grasso del prosciutto,
non ci corrono tra le gambe, non si arrampicano dappertutto…
hanno il cuore così pesante, e il corpo così debole, che vivono in ginocchio…
per avere il loro pasto, aspettano buoni, buoni…
qualche volta piangono, quando l’attesa è troppo lunga…
No, no, state tranquilli, non grideranno, non ne hanno più la forza: solo i loro occhi possono parlare…
incroceranno le braccia sul ventre gonfio, si metteranno in posa per fare una bella foto…
moriranno piano piano, senza far rumore, senza disturbare…
Quei bimbi lì…sono così educati.
Si, sono così educati i bambini che muoiono di fame…


Roberto Clandestino