E’
la storia di una iniziativa vera, da parte di un insegnante in
pensione, che è stato ospitato anche a Ballarò A volte si
leggono notizie che meritano di essere raccontate perché hanno
il potere di farci riflettere e ci danno la dimensione che a
volte qualcosa di semplice può trasformarsi in qualcosa di
grande.
si
tratta di Antonio La Cava, di Ferrandina (Matera).
Antonio, per 42 anni maestro delle elementari, ha comprato
un’Ape usata, l’ha modificata, l’ha riempita di libri e l’ha
chiamata Biblio moto carro. Tutte le settimane gira i paesini
della Basilicata e si fa annunciare dal suono di un organetto.
Nelle piazze lo aspettano i bambini. “Prendono in prestito i
libri – ci ha detto Antonio - e si siedono su un gradino a
sfogliarli. Si crea un’atmosfera magica”. Prima di ripartire
apre il suo libro bianco: i bambini ci scrivono tutto quello che
vogliono, storie o racconti personali. “Quando me lo
restituiscono, il libro finisce nelle mani di altri bambini che
continuano la storia o ne scrivono altre. E sono sempre storie
meravigliose”. Ogni mese Antonio percorre circa 500 chilometri e
trasmette ai più piccoli la passione per la lettura. Bravo Antonio, MAESTRO A DOMICILIO!
Eccellenze di Basilicata! Un
altro tassello per raccontare la Basilicata che fa innovazione
sociale.
"Bibliomotocarro" è una
biblioteca itinerante che ogni sabato porta i libri nei paesini
della Basilicata. Sono circa 700 i libri che la moto Ape
contiene; otto le fermate, con apposita segnaletica e orari in
cui i bambini tra gli otto e i dodici anni possono prendere in
prestito i libri".
Nella nostra scuola anche noi
incentiviamo l’amore per la lettura attraverso la biblioteca di
classe che è dotata dei libri che “prendo in prestito dai miei
figli” e che metto a disposizione di tutti e poi invitando gli
stessi alunni a portare i libri da casa per scambiarli tra
loro. Incentiviamo il saper leggere e comprendere anche
attraverso il Libroforum, una attività che coinvolge molte
classi, e dove gli alunni si scambiano impressioni e
considerazioni,(vedi articolo sui progetti di classe) . .
Ma l’iniziativa del maestro Antonio
La Cava è speciale perché avviene in strada, in un luogo non
istituzionalizzato, dove i ragazzi confluiscono liberamente,
scelgono liberamente cosa leggere, si aggregano e parlano tra
loro scherzando e giocando, parlano con il maestro, magari si
fanno consigliare, senza avere l’assillo degli adulti di dover
commentare, di scrivere in un certo modo, di eseguire un
compito, liberi di scrivere alla fine le storie che vogliono
anche se sconclusionate, ma sicuramente spontanee
La lettura è un piacere che
nutre la mente, e questo perdersi nelle parole è una cosa
strettamente individuale, il piacere di sfogliare un libro di
gustare le immagini di sognare insieme alle storie che si
leggono è una esperienza unica e allo stesso tempo solitaria,
esattamente come l’apprendimento significativo di qualsiasi
cosa. .
L’arricchimento è comunque garantito,
i ragazzi per qualche ora sono allontanati da ply station o tv
che dir si voglia e imparano a riflettere e a sapersi
destreggiare con storie che catturano la curiosità e il loro
tempo. Non voglio volutamente entrare nell’aspetto politico di
tutto questo, né nel commiserare le istituzioni, né fare
considerazioni sul luogo in cui questo si svolge (infatti in
altre zone d’Italia ad es. a Pisa c’è una iniziativa simile
promossa dalla Biblioteca) voglio solo porre l’accento sul tema
dalle iniziative personali che hanno la capacità di arricchire
molte persone, del compito che tutti noi dovremmo avere per
sviluppare buone pratiche negli alunni e incoraggiare la loro
crescita con “buon cibo”