Una Orchidea e ...

una fata per la mamma

 

Mamma ti voglio ricordare
che ancora ci sono le fate.
Non hanno bacchette incantate
ma sono più belle e più care.
Sai qual è la fatina
che sempre mi resta vicina
e nel cuore le brilla una fiamma?
Che ha in viso un sorriso giocondo,
e che ha il nome più bello del mondo?
E’ facile dirlo: sei tu mamma!!
Questa poesia è stata scelta con cura dagli alunni, dopo una attenta selezione tra le tante che avevo proposto. E’ stata modificata insieme a loro in modo da assumere un significato nel contesto del dono che hanno realizzato in occasione della Festa della mamma; si tratta di un manufatto particolare: una fata dei boschi realizzata in cartoncino e colorata in modo personalissimo da ciascuno di loro.

L’attività oltre ad affinare il gusto estetico e le abilità manuali hanno migliorato la capacità di realizzare un prodotto completo partendo da un materiale grezzo e informe, hanno anche dovuto eseguire un algoritmo operativo per rispettare le fasi di esecuzione necessarie al suo completamento.

Ci siamo resi conto che la rotazione dell’abito non era perfetta e quindi abbiamo apportato delle modifiche con matita e righello, abbiamo misurato lo spazio che mancava alla sua chiusura e abbiamo rimediato a questa imperfezione. La capacità di risolvere un problema inserito in una attività manuale rientra essenzialmente in una attività matematica di problem solving e come tale gli alunni oltre a divertirsi si sono applicati con serietà nella ricerca della soluzione migliore. Non poteva mancare un omaggio floreale per la mamma: una orchidea che è stata realizzata con campioni di carta da parati e quindi riciclando del materiale che ci è stato donato da un papà negli anni scorsi.



 
 Questo manufatto è stato scelto per implementare la conoscenza scientifica delle parti di una orchidea. La realizzazione di questo fiore superbo mi ha permesso di parlare delle orchidee e in modo particolare del labello che ha richiesto tre strati di colore per sembrare verosimile all’originale .Il fiore è da formato da 6 pezzi distribuiti in gruppi di 3 su due cerchi (verticilli) sovrapposti; i 3 esterni, che generalmente sono simili, formano i sepali mentre i 3 interni corrispondono ai petali. Di questi ultimi, due sono uguali (petali laterali) mentre l'altro, che prende il nome di labello, è completamente diverso e notevolmente più grande.

  È appunto il colore, la struttura e la maestosità del labello che caratterizzano e rendono affascinante il fiore nel suo complesso. Il labello è una parte del fiore delle orchidee. Il termine deriva dal latino labellum, diminutivo di labrum (labbro),è un petalo modificato il cui aspetto funge da richiamo per gli insetti impollinatori. Ha forma, dimensioni e colore che differiscono notevolmente nelle varie specie. In talune specie il labello simula alla perfezione l'addome della femmina dell'insetto impollinatore.