MARCO

 

Per molti mesi abbiamo avuto  in classe con noi Marco, un giovanotto che studia all'università; 2° anno di Lingue e Letteratura straniera con indirizzo -  Italiano per stranieri.

Nella nostra classe ha svolto il tirocinio, una tappa fondamentale per coloro che si apprestano ad entrare nel mondo della scuola in modo da poter toccare "dal vivo" le problematiche che vi sono nel non facile compito di un insegnante.

Innanzitutto va subito chiarito che quando si parla di "insegnare ai bambini stranieri" non bisogna sempre intendere i bambini non-italiani inseriti nelle nostre scuole. Piuttosto -ed è il caso di Marco- dobbiamo pensare ai molti bambini italiani inseriti nelle classi degli "altri".

Con la crisi economica attuale sempre più italiani, infatti, riprendono la strada della emigrazione.

Certo non è più il fenomeno di fine '800 verso l'America, nè quello tra gli anni '50 e '60 che hanno portato tanti santermani verso il triangolo industriale del Nord Italia (Milano-Torino-Genova) o verso le Nazioni dell' Europa centro-settentrionale, a cominciare dalla Svizzera e dalla Germania. Non voglio rammentare storie del passato che hanno visto i nostri compaesani dormire in baracche o scantinati, con i servizi igienici all'esterno, spesso discriminati: storie un poco dimenticate, ma che oggi rivediamo in tutti coloro che spinti dalla necessità "fuggono" dalle loro terre martoriate dalla fame e dalle guerre, per cercare una condizione di vita "più umana" nel nostro ricco vecchio continente.

Se la Storia insegna qualcosa, forse su questo nostro recente passato dovremmo un riflettere.

 

I giovani (e meno giovani) italiani partono in cerca di occupazione per altre Nazioni: non più bassa manovalanza perchè spesso portano in tasca lauree e diplomi.

Secondo gli ultimi dati dell'AIRE (l' anagrafe italiani residenti all'estero), ogni anno circa 68mila italiani si sono trasferiti oltre confine. Il fenomeno migratorio è aumentato del 3% rispetto all'anno precedente, con un forte incremento del numero di emigrati provenienti dall'Italia settentrionale. Secondo uno studio del Censis, la maggior parte (il 54, 5%) risiede in Europa, ma sempre più persone si spostano anche verso mete più lontane. Si è infatti registrato anche un aumento del 18,5% del flusso migratorio verso l'Asia Cina, Giappone, Hong Kong.

Se tanti italiani risiedono all'estero, mettono su famiglia e nascono bambini. Bambini che vanno a scuola: nelle scuole degli "altri", in cui sono stranieri con problemi di lingua.

Nelle altre nazioni, in cui si investe per la Scuola e per la Cultura, sono previsti insegnanti che insegnano ai bambini stranieri e che affiancano gli insegnanti curriculari.

Questo sarà il lavoro di Marco.

Il suo percorso di studio proseguirà: noi gli auguriamo i migliori risultati, ma per ora siamo stati lieti di averlo avuto in classe con noi e lo ringraziamo per il suo impegno nell'averci affiancato nelle nostre attività.

 

I maestri Rosaria e Gianni