Sono bambini intelligenti,
sensibili, capaci di giocare, ridere, scherzare a casa o anche fuori, se
sono in un contesto conosciuto e rassicurante. Possono stare ore a
raccontare di qualcosa che piace loro o che li ha colpiti se voi siete
la loro mamma, il loro papà o una persona di cui si fidano. Allo stesso
modo possono diventare completamente muti in un contesto che
percepiscono come poco familiare e emotivamente poco rassicurante.
Il mutismo selettivo è un disturbo d’ansia che si presenta in età
infantile ed è caratterizzato dalla difficoltà piuttosto rigida e
persistente a parlare in contesti non familiari o percepiti come
“richiestivi”, come ad esempio la scuola.
La scuola è in genere il contesto in cui il mutismo si manifesta per
eccellenza, ma spesso i bambini con Mutismo Selettivo, risultano muti
anche in altri contesti come fuori casa, come al parco, o a casa di
persone che non conoscono bene, o che sono comunque fuori dalla cerchia
familiare, mentre parlano tranquillamente a casa con i propri genitori e
familiari, o con persone di cui si fidano. |
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.Il problema è che molto spesso, in una prima
fase, i bambini vengono percepiti come semplicemente timidi,
questo fa sì che non vengano presi per loro i provvedimenti necessari e
il tempo passa inesorabile, con il risultato che il disturbo si
“irrigidisce” nella sua forma.
In gene è proprio nella scuola che viene rilevato per prima questo
problema, per cui diventa importante il ruolo degli insegnanti sul modo
di affrontarlo e di presentarlo senza traumi alla famiglia.
Bambino timido o affetto da Mutismo selettivo
1.Un bambino timido può parlare poco o con difficoltà in alcuni
contesti, ma in genere questo comportamento non è “rigido”, nel senso
che può manifestarsi a volte si , a volte no. Il bambino con Mutismo
Selettivo in genere non parla MAI in certi contesti, come ad es.
a scuola o in un ambiente non familiare, oppure parla solo con poche
persone selezionate.
2.Il bambino timido può parlare se gli si rivolge una domanda
direttamente, o se viene rinforzato quando lo fa. Il bambino con Mutismo
Selettivo tende a chiudersi ancora di più se viene interrogato in modo
diretto o se gli si chiede esplicitamente di rispondere a parole o se
viene lodato per aver parlato.
3.A differenza dei bambini timidi, i bambini con Mutismo Selettivo in
genere selezionano in modo “rigido” e costante le persone e i contesti
in cui parlano e quelli in cui non parlano.
4.Il bambino con Mutismo Selettivo non parla non per sua volontà, ma per
una difficoltà a gestire emozioni spiacevoli come ansia, frustrazione,
tristezza, rabbia.
5.Il bambino avrebbe voglia di parlare, ma è letteralmente bloccato
dalla paura di qualcosa che neanche lui sa spiegare e/o delle sue stesse
emozioni.
6. Spingere il bambino a parlare non lo aiuta a superare la sua
difficoltà anzi: lo fa sentire ulteriormente sotto pressione con il
risultato che si chiuda ancora di più nel suo mutismo.
E' tuttavia molto importante capire che il Mutismo Selettivo NON E’ UN
COMPORTAMENTO OPPOSITIVO, infatti il bambino non sta sfidando nessuno,
ma la sua è una reale difficoltà a parlare in quel contesto o con quella
determinata persona.
Partendo da queste considerazioni è chiaro che il compito dei genitori e
degli insegnanti è molto delicato se si vuole "sbloccare" la situazione:
il bambino deve essere innanzitutto rassicurato ed incoraggiato, spesso
in modo non diretto.
Sapendo che questi bambini sono ansiosi,
dovrebbe essere ovvio che "fare pressione", "punire", "costringere" o
"corrompere" un bambino per farlo parlare è assolutamente
controproducente e inopportuno. Agendo in questo modo, si fa sentire il
bambino ancora più ansioso e a disagio, e lo si fa regredire
ulteriormente.
È di estrema importanza che la scuola comprenda e accetti il bambino MS.
L'obiettivo principale dovrebbe essere quello di fare tutto il possibile
per far sentire il bambino rilassato e a suo agio. L'insegnante dovrebbe
lavorare con i genitori per aiutarli ad alleviare quanto più possibile
l'ansia.
L'obiettivo NON è di far già parlare il bambino, ma di consentirgli di
sentirsi rilassato e a suo agio con voi. Sorridergli, fare cenni,
sedergli vicino, parlargli dolcemente spesso aiuteranno il bambino a
sentirsi più a suo agio. Anche far percepire loro che il suo essere muto
è "ok" e accettabile potrà essere utile.
Fonti:
D.SSA E. B. SHIPON-BLUM - : esperta
Mutismo selettivo
D,SSA A. LA PROVA - Psicologa - psicoterapeuta |