21 settembre, 2015

 

Giornata Internazionale della Pace

 

“Educare alla pace è responsabilità di tutti ma la scuola ha una responsabilità speciale. L’educazione alla pace, ai diritti umani e, quindi, alla cittadinanza democratica è lo sfondo dell’intero processo formativo. Nel contesto attuale, particolarmente frammentato, multi-identitario e conflittuale, fare la pace mediante l’educazione è diventato quanto mai necessario e urgente. Così come è necessario e sempre più urgente attuare quel profondo cambiamento culturale che solo è in grado di trasformare il sogno della pace in realtà. Tutte le sfide che dobbiamo affrontare (migrazioni, guerre, cambiamento climatico, impoverimento, richiedono una crescente consapevolezza e la disponibilità, sollecitata con forza da Papa Francesco con l’Enciclica “Laudato Si”, ad assumere nuovi atteggiamenti e stili di vita. In questo processo ogni scuola deve divenire sempre di più un punto di riferimento positivo per l’intera comunità. Flavio Lotti coordinatore della Tavola della pace desidera dedicare questa giornata a tutti i bambini, le donne e gli uomini che hanno perso la vita a causa della guerra, della miseria e della violenza e ai sopravvissuti che soffrono ogni giorno le conseguenze di questi drammi.

"Abbiamo tutti negli occhi le immagini della brutale violenza usata dall'Ungheria per respingere chi sta fuggendo dalla guerra", sottolinea Flavio Lotti coordinatore della Tavola della pace. “Sono immagini sconvolgenti che si sovrappongono a quelle di Aylan, del fratellino Galip e di tutti quelli che non ce l’hanno fatta ad attraversare mari, deserti e frontiere. Contro il cinismo e l’indifferenza, se la parola pace è ancora capace di suscitare in noi un’emozione, lunedì possiamo, anzi dobbiamo, fare qualcosa. Perché ogni giorno, sia un giorno di pace.

 

 

Lunedì 21 settembre in ogni città, a scuola, in casa:


1. fermiamoci un minuto,
2. stringiamoci attorno ai milioni di persone che in tutto il mondo stanno soffrendo l’impatto devastante della violenza, della miseria e della guerra,
3. dedichiamo loro un minuto di silenzio, un pensiero, una riflessione,
4. scambiamoci idee e progetti per capire cosa sta succedendo, per aiutarli e sostenerli.
Moltissimi insegnanti, amministratori locali e cittadini stanno organizzando momenti di riflessione e di coinvolgimento dei giovani. In molte scuole si parlerà dei progetti di pace da realizzare nel nuovo anno scolastico.
In parallelo ma anche in continuità con gli eventi di questa Giornata, Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in attuazione della legge 24/2005 che proclama il 4 ottobre quale “Giornata della pace, della fraternità e del dialogo”, promuove, in collaborazione con il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i Diritti Umani e la Rivista “San Francesco Patrono d'Italia”, il programma di Educazione alla Cittadinanza Democratica “Pace, fraternità e dialogo. Sui passi di Francesco” 2015-2016.
Il Programma, promosso a cento anni dalla prima guerra mondiale nell’ambito del percorso “Dalla Grande Guerra alla Grande Pace”, è teso a favorire nei giovani la riscoperta del significato autentico e l’attualità dei valori universali della pace, della fraternità e del dialogo tra quanti sono portatori di culture e religioni diverse  Per alcuni sarà l'occasione per dare avvio ad un vero e proprio "laboratorio della cultura della pace" ispirato al programma nazionale di educazione alla cittadinanza democratica "Pace, fraternità e dialogo. Sui passi di Francesco"   tratto da (www.lamiascuolaperlapace.it ).
Il Programma è uno strumento per accrescere la qualità dell’offerta formativa di ogni scuola investendo su:
1. il protagonismo degli studenti e la loro educazione all’azione per la pace, la fraternità e il dialogo;
2. l’educazione all’uso critico e consapevole dei media e delle nuove tecnologie, all’informazione e alla comunicazione;
3. lo sviluppo della collaborazione tra la scuola, gli Enti Locali e il territorio per diffondere la cultura della pace, della fraternità e del dialogo.
 

Il Programma risponde ad alcuni dei bisogni primari dei nostri giovani affinché possano:

1. sentirsi protagonisti della propria esistenza e della comunità in cui vivono;

2. sentirsi in prima persona al centro dei processi di formazione e apprendimento;

3. conoscere le principali dinamiche della società contemporanea;

4. sviluppare capacità e consapevolezza critica;

5. sottoporre a visione critica concezioni della realtà stereotipate e pregiudiziali;

6. sentire la costruzione e la difesa della pace e dei diritti umani come compito di ogni persona;

7. assumere comportamenti coerenti in ordine alla vita socio-culturale delle propria realtà glocale (scuola, territorio locale, comunità nazionale ed europea, dimensione globale) al fine di promuovere cittadinanza responsabile, coesione sociale, impegno solidale nonviolento;

8. conoscere e assumere modalità nonviolente di gestione dei conflitti;

9. imparare ad utilizzare i new media e sviluppare la propria dimensione di nativi digitali nella costruzione di competenze di cittadinanza;

10. imparare a comunicare e a condividere le conoscenze.

 

Alcune notizie sulla giornata della pace

"Partenariato per la pace, dignità per tutti", è il titolo della giornata Internazionale per la pace, per sottolineare l'importanza per tutti i gruppi sociali di lavorare insieme per la pace. Il lavoro delle Nazioni Unite non sarebbe possibile senza le partnership che si sono formate prima della sua fondazione e le migliaia di associazioni che si formano ogni anno tra governi, società civile, settore privato, gruppi religiosi e altri non- governative necessarie per consentire all'Organizzazione di raggiungere gli obiettivi del futuro. 

 

La Giornata Internazionale della Pace è stata istituita nel 1981 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si celebra ogni anno il terzo Martedì del mese di settembre. Nel 1984 l'Assemblea Generale ha adottato la Dichiarazione sul diritto dei popoli alla pace, in cui si proclama solennemente che i popoli del nostro pianeta hanno un sacro diritto alla pace.

 

Nel 2001, l'Assemblea Generale ha adottato all'unanimità la risoluzione 55/282, che ha stabilito 21 settembre come un giorno di cessate il fuoco e di non violenza in tutto il mondo, è quindi una giornata dedicata a rafforzare gli ideali di pace tutte le nazioni e popoli.

 

Nel messaggio di Ban Ki-Moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite, in occasione della celebrazione di quest'anno, si legge: 

Quest'anno la Giornata Internazionale della Pace si svolge in un momento di terribile violenza e conflitti destabilizzanti in tutto il mondo. Invece di sprofondare nella disperazione, abbiamo una responsabilità collettiva per chiedere la fine all'impunità imperante e brutalità. Invito tutte le parti in conflitto a deporre le armi e stabilire un cessate il fuoco in tutto il mondo. A loro scrivo per dire di fermare la morte e la distruzione e per creare lo spazio necessario per una pace duratura.  Anche se sembra irrimediabilmente lontano, il sogno della pace nella coscienza dei popoli del mondo.

 

"Nessuno è nato odiando qualcun altro per il colore dalla pelle, o il suo ambiente sociale, o la sua religione. Le persone odiano perché hanno imparato a odiare, e se possono imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l' amore arriva in modo più naturale nel cuore umano che il suo opposto".


Nelson Mandela