Il problema

 

 

Tutti voi sapete ormai che la Maestra Rosaria si sbizzarrisce nell'inventare problemi di matematica per abituare le menti dei bambini a riflettere e a cercare le migliori soluzioni per ogni situazione problematica che possa essere posta.

Beh... questo è veramente inarrivabile.

Questo brano è tratto da un libro per ragazzi scritto da Bianca Pitzorno ed intitolato "Ascolta il mio Cuore".

Non è certo il libro più bello della Pitzorno, ma vi sono delle pagine veramente gustose, adatte anche agli adulti.

Mi ha colpito questo passo perchè mi ha fatto ripensare ai problemi che la Maestra Rosaria inventa per i nostri alunni; al tempo che passa per renderli anche attraenti ... e contorti.

In fondo i ragazzi si divertono anche per questo.

Buona lettura ... e

... se poi riuscite a risolvere il problema datemi la soluzione (ma non ditelo alla Maestra!). Io non ci ho provato affatto.

 

il maestro Gianni

 

(Attenzione: il racconto è ambientato nel 1950)

 

"C'era una volta un signore che faceva l'idraulico, ma in realtà era un samurai giapponese decaduto, e si chiamava Mirokasi.
Faceva l'idraulico per guadagnare in fretta molti soldi.
Infatti si era messo in mente di ricomprare il diadema di smeraldi che la sua defunta madre aveva dovuto vendere a uno strozzino per pagare il conto dell'ospedale quando era stata ammalata.

Considerando che il ricovero era stato di nove giorni, e che la stanza costava 70 lire al giorno, più 200 lire di cure mediche per tutto il periodo e 10 lire di mancia all'infermiera, qual era il debito della mamma del samurai? (......) Il diadema era composto da dodici grossi smeraldi, del valore di 500 lire l'uno.
La montatura era d'oro e pesava mezz'etto.
Il costo dell'oro era di 35 lire al grammo.
Ma lo strozzino aveva pagato il diadema soltanto 3000 lire.
Quanto ci aveva rimesso la moglie del samurai? (......) E quanto ci aveva guadagnato lo strozzino, considerando che, subito dopo, aveva rivenduto il diadema alla ricchissima signora Agonìa Smorta per lire 12000? (......) Passarono gli anni.
Un giorno Mirokasi fu chiamato in un appartamento a riparare una vasca da bagno che perdeva.
L'appartamento era al quinto piano.
Ogni piano aveva due rampe di scale separate da un pianerottolo.
Ogni rampa era composta da 23 gradini, tranne le ultime due che ne avevano 25.
Quanti gradini in totale dovette salire il signor Mirokasi e quanti pianerottoli ebbe a disposizione per riposarsi? (......e......) La vasca aveva la capacità di 83 litri d'acqua.
Il suo rubinetto, quando era completamente aperto, versava 2,5 litri d 'acqua al minuto.
Lo scarico normalmente eliminava 3 litri al minuto e adesso che era rotto soltanto 1.
Quanto tempo ci voleva perché l'acqua traboccasse, prima del guasto (......) e quanto tempo dopo il guasto? (......) La padrona della vasca era una donna obesa di nome Ina Ula, talmente ricoperta di sudiciume che le si vedevano solo gli occhi.
"Non ero così, una volta quando lo scarico della vasca funzionava e potevo fare il bagno tutti i giorni! -  confessò al signor Mirokasi. - Purtroppo, sa come succede! Il sudiciume si accumula strato dopo strato.
Ogni giorno me ne restano addosso 300 grammi. E pensi che non faccio il bagno da tre mesi!"

Considerato che Ina Ula attualmente pesava 80 chili, qual era il suo peso originale quando era pulita? (......) Mirokasi per riparare il guasto ci mise sette ore.
Considerando che la sua tariffa oraria era di 50 lire, e che in più aveva dovuto sostituire un rubinetto del costo di 30 lire e un tappo che ne costava 10, e che alla fine, per il motivo che si vedrà più avanti, praticò alla signorina Ula lo sconto del 20%, quale fu la cifra ché questa dovette pagare per la riparazione della vasca? (......)

Quando ebbe finito, Mirokasi disse: "Su, vediamo se questo scarico funziona! Signorina, si faccia il bagno!" Ina Ula si lavò e la sporcizia si staccava dalla sua pelle strato dopo strato.
Alla fine, come una farfalla che esce dalla crisalide, dalla vasca da bagno venne fuori una bellissima fanciulla dai capelli rosso fiamma.
Proprio il genere di donna che Mirokasi aveva sempre sognato.
Infatti, quando la vide così bella, l'idraulico se ne innamorò e le disse: "Mi vuole sposare? Le regalerò il diadema di smeraldi della mia defunta madre."
Ma ancora non aveva i soldi per poterlo pagare, perché la signora Agonìa Smorta per darglielo voleva 20000 lire.
Mirokasi ne aveva soltanto 11300.
Quanto gli mancava per arrivare alla somma richiesta, tenendo conto che per aiutarlo suo fratello Saldabarre era disposto a regalargli 1000 lire? (......) E quanto avrebbe guadagnato da questo affare la perfida e ricchissima Agonìa Smorta? (......)

Ina Ula gli disse: "Ti amo anch'io e ti sposerò. Per aiutarti a raccogliere la somma necessaria cercherò di guadagnare qualcosa dando lezioni di matematica alle allieve della signora Agonìa Smorta, che non è capace di insegnare loro un bel niente e quindi hanno tutte bisogno di ripetizioni".
Trovò tre allieve, per complessive nove ore di lezione alla settimana.
Considerato che la signorina Ula prendeva 20 lire all'ora, quanti mesi le ci vollero per raccogliere la somma che ancora mancava al signor Mirokasi? (......)

Quando finalmente il diadema fu ritornato nelle sue mani, Mirokasi smise di fare l'idraulico e ritornò samurai.
Sposò la signorina Ina Ula e le tre allieve furono invitate a fare le damigelle.
Considerato che lo strascico della sposa era lungo 5 metri, quanti centimetri ne doveva reggere ciascuna di loro? (......) E considerato che lo sforzo per reggere 10 centimetri di strascico richiedeva 18 calorie, e che un bignè alla crema ne conteneva 28, quanti bignè dovette mangiare ogni damigella per rifarsi della fatica? (......) Gli sposi vissero felici e contenti tanti anni quante erano state le ore di lezione, più i minuti impiegati a riparare la vasca, più gli etti di sporcizia accumulati dalla signorina Ula in un mese e mezzo, più le calorie di una dozzina di bignè.
Quanti anni gli sposi vissero felici e contenti? (......)"