Ancora una protesta della scuola
per cercare di indurre il Governo a guardare con più attenzione
al futuro dei nostri ragazzi.
Gli
insegnanti non sono più disponibili a subire i tagli alla scuola
e all'istruzione pubblica.
Le scelte politiche del Governo
assestano un ulteriore duro colpo alla qualità dell'offerta
formativa, al diritto al sapere per tutti, alle
condizioni salariali e contrattuali dei lavoratori a partire
dal mancato ripristino degli scatti di anzianità.
Si continuano a ridurre gli organici
negando il lavoro e le prospettive di stabilizzazione ai precari
mentre si procede con un concorso inutile e costoso. |