Una
delle attività fondamentali che viene proposta in continuazione
ai bambini è la "raccolta dei dati".
In ogni disciplina, infatti, il
bambino deve imparare ad estrapolare i dati più rilevanti sia
per poter in seguito utilizzare quei dati, sia per crearsi uno
schema logico che lo possa guidare in ulteriori attività.
Se si deve risolvere un problema,
semplice o complesso che sia, il bambino deve innanzitutto
estrapolare dalla traccia tutti i dati utili alla soluzione del
problema. Solo possedendo quei dati è possibile trovare le
strategie risolutive.
D'altra
parte, se anche si intuisce come poter giungere alla soluzione,
il mancato possesso dei dati necessari porterà inevitabilmente a
dei risultati errati.
In italiano il possesso dei dati è
ancora più importante poichè è molto più complesso il processo
di soluzione dei quesiti proposti.
In pratica: poniamo che al bambino
venga chiesto di descrivere la mamma (testo sempre comune nella
scuola). Se il bambino non ha acquisito una buona "banca di
dati" utili si limiterà a scrivere che la mamma è bella, brava e
mi vuole bene. Potrà anche aggiungere qualche altra annotazione
fisica (alta, magra, capelli ....). E lì finisce il testo non
perchè il bambino non conosca altro della mamma, ma
semplicemente dà per scontato che quello che lui vede
quotidianamente lo vedano anche gli altri e non è necessario
dirlo ancora.
Possedere
dei dati utili, allora, significa che il bambino ha imparato a
catalogare secondo i suoi sensi (vista, tatto,...) e secondo le
qualità morali,.... una serie di attributi che in seguito potrà
adattare alla mamma, ma anche a qualsiasi altro soggetto.
Ciò significa che il bambino,
possedendo i dati, riesce ad elaborare (attraverso la continua
esercitazione) delle strategie "di uso" per cui diventa quasi un
automatismo sfruttare al massimo le conoscenze possedute.
Nelle discipline orali, poi, la cosa
diventa ancora più evidente: più dati si acquisiscono, più
facile diventa esporre il proprio pensiero, relazionando in modo
logico, preciso e coerente.
Ovviamente
questo descritto è un percorso riferito all'intero quinquennio
della scuola primaria, e anche oltre: il bambino ha necessità di
acquisire queste abilità con il tempo ed in base alle proprie
capacità e ritmi di apprendimento.
Compito dei maestri e della famiglia
è quello di facilitare questo percorso dando ai bambini il
maggiore aiuto possibile.
Come aiutarli allora?
Per ogni disciplina ci sono strategie
e modelli diversi, tuttavia voi genitori potete seguire queste
semplici regole:
Aiutare i bambini a trovare e a
mettere in risalto i dati di un problema, prima ancora della
sua soluzione;
Aiutateli a riflettere sulle
strategie risolutive e non dimenticate che talvolta la
soluzione data dal bambino può essere diversa dalla vostra e
dovete avere la pazienza di confrontarla ed accettarla per
buona (anche se la vostra sembra miglore)
Aiutate ad estrapolare da un
testo (linguistico, scientifico, storico) tutti i dati che
ritenete poi possano essere utili per esporre oralmente il
brano.
Aiutateli a utilizzare nuove
parole (in questo periodo soprattutto aggettivi
qualificativi). Mangiando le patatine fritte si può dire
semplicemente che sono buonissime, ma anche...... squisite,
gustose, deliziose, appetitose, prelibate, succulente,......
Se vi sembra difficile ricredetevi:
la migliore soddisfazione è vedere come con il vostro aiuto i
figli crescano bene sia fisicamente che intellettualmente.