INSPIRAZIONE

 

 

La respirazione è un processo che permette a tutte le cellule del corpo non solo di respirare ma di “ bruciare” attraverso la combustione, le sostanze nutritive che il sangue trasporta a tutte le parti del nostro corpo. Gli scambi gassosi sia in entrata che in uscita dalle cellule sono svolte dal sistema circolatorio che viene spiegato agli alunni contestualmente all'apparato respiratorio. Osservando il modellino del tronco di un umano, abbiamo osservato la disposizione degli organi interni, naturalmente è apparsa subito evidente la stretta vicinanza dei polmoni e del cuore; questa osservazione è stata basilare per comprendere il ruolo dei due apparati e come funzionano. L'ossigeno dell'aria viene immesso nei polmoni – inspirazione- e da qui passa nel sangue e raggiunge ogni singola cellula dell'organismo dei viventi

. Le cellule bruciano l'ossigeno e cedono al sangue il biossido di carbonio CO2 che viene eliminato attraverso la respirazione-espirazione-.e il biossido di carbonio passa nell'atmosfera. Comprendere l'atto respiratorio nei movimenti di inspirazione ed espirazione è molto semplice per gli alunni, è un atto percepibile se lo si fa notare anche durante le attività motorie svolte in palestra specialmente quando si svolgono attività nel quale c'è uno sforzo fisico notevole e si è in affanno. Ma senza ricorrere a prove da sforzo, è molto più semplice aver attivato negli anni passati una corretta respirazione prima di cominciare le attività motorie e durante ogni singolo esercizio.

E' importante che gli alunni individuano con la mano, la posizione del diaframma e invitarli a percepire come si solleva e si abbassa durante la respirazione. Una buona respirazione e quindi ossigenazione avviene solo quando il diaframma si solleva adeguatamente e durante l'espirazione si abbassa. Molte persone non svolgono una respirazione diaframmatica, la loro respirazione è molto superficiale e quindi non permette di riempire adeguatamente di ossigeno i polmoni e di far fuoriuscire il biossido di carbonio. Come fare a spiegare agli alunni questo concetto importante? Abbiamo deciso di costruire manualmente e con materiale di facile consumo, un modellino che fosse in grado di rappresentare la situazione descritta.

E' sufficiente prendere due bottiglie di plastica dotate di tappo a vite e di due palloncini, due cannucce da bibita e due guanti di plastica usa e getta. I nostri collaboratori scolastici Vito e Dino ci hanno aiutato a realizzarlo: Vito ha bucato con il trapano i tappi di plastica ; da ogni tappo di plastica abbiamo fatto passare una estremità della cannuccia mentre all'estremità opposta era stato attaccato con il nastro adesivo un palloncino, abbiamo infilato cannuccia e palloncino dal collo della bottiglia.

Ho tagliato con le forbici parte del fondo della bottiglia e alla parte ho infilato un guanto che è stato bloccato con il nastro adesivo. I due polmoni erano pronti. Tirando il guanto verso il basso, il palloncino si gonfia, mentre portando il guanto nell'incavo della bottiglia il palloncino si sgonfia. Questo semplice esperimento mostra con molta evidenza l'atto respiratorio dell'inspirazione e dell'espirazione, naturalmente è stato semplice mostrare la respirazione superficiale e dunque non diaframmatica azionando con leggerezza il guanto( che in questo caso rappresentava appunto il diaframma). La cannuccia simulava la trachea, il palloncino invece l'alveolo polmonare, mentre la bottiglia il polmone stesso.

 

 

Nel laboratorio di scienze abbiamo inserito nella cassa toracica i nostri due“polmoni” rappresentati dalle due bottiglie ed ecco che abbiamo dato “un respiro” anche al nostro scheletro che si chiama Giacomino.

 

 


* Nota.L'anidride carbonica è una molecola la sua formula chimica è CO2 ( comunemente si chiama biossido di carbonio, ma il modo più corretto per indicarla è diossido di carbonio) E' una sostanza fondamentale nei processi vitali di piante ( nella fotosintesi clorofilliana) e per la respirazione degli animali. Ma è anche il gas maggiormente presente nell'atmosfera terrestre ed è responsabile dell'effetto serra.