ll ritmo del corpo, al ritmo della musica

 

Alcune settimane fa in occasione dell’inizio dell’autunno, ho fatto ascoltare agli alunni “L’autunno di Vivaldi”: Ho presentato l’interpretazione del brano, prima eseguito da una orchestra; poi lo stesso brano è stato ascoltato e “visto” con slide che appresentavano foto di paesaggi autunnali, e per rigore di completezza, lo stesso brano che accompagnava la presentazione di quadri di artisti famosi che hanno rappresentato l’autunno nelle loro opere d’arte. Gli alunni sono stati entusiasti e hanno saputo trasferire, i colori e le immagini dell’autunno nei loro disegni.

Fare musica a scuola tuttavia significa innanzitutto educare all’ascolto. Infatti ascoltare è diverso da sentire. Sentire è come ricevere i suoni in maniera involontaria dal mondo sonoro in cui siamo immersi, mentre ascoltare è analizzare, approfondire, decifrare e interpretare quello che abbiamo captato. Ho notato tuttavia che inevitabilmente, ascoltare la musica implica anche l’interpretazione del brano con il corpo.

Il corpo umano infatti è concepito per vibrare captando il suono nella sua totalità, non solo con l’orecchio. I bambini anche se assorti, muovevano le mani, i piedi, la testa seguendo il ritmo della melodia.

Ho riproposto il brano e ne abbiamo schematizzato e analizzato il “ritmo emotivo” che ci trasmetteva l’ascolto della musica attraverso una drammatizzazione, abbiamo immaginato che i protagonisti fossero una foglia, il vento e la pioggia.

E’ stato un momento molto divertente, giocoso e del tutto inedito e creativo. Ho avuto l’idea di proporre uno strumento particolare per dare “voce” al ritmo musicale: ho chiesto di portare a scuola delle canne, le ho tagliate e le ho assemblate con un metro e mezzo di nastro largo 3 cm, incollato con lo scotch sulla cima della canna.

Gli alunni dovevano mimare il brano con le oscillazioni del nastro, imprimendo alla canna dei movimenti con il polso, anche il corpo subiva la stessa oscillazione.

All’inizio i movimenti erano disarmonici, a scatti, il nastro si arrotolava, i movimenti erano rigidi. Ma poi gradualmente sono diventati fluidi e hanno cominciato a seguire il ritmo della melodia. E’ stato bellissimo.

Ho proposto poi il “Bolero di Ravel”: prima l’ascolto interpretato da una orchestra accompagnata dal coro, poi lo stesso brano è stato presentato con la coreografia di un balletto rappresentato all’Opera di Parigi ed è stato sublime.

Mi è capitato di ascoltare alcuni genitori che lamentavano di non essere sempre al corrente delle cose belle e divertenti che si svolgono a scuola, così ho pensato di coinvolgere anche voi nella visione di ciò che ha appassionato i vostri figli. E’ la maniera più bella e divertente per fare quell’educazione alle emozioni di cui parla Galimberti nel libro ”L’ospite inquietante” che già vi ho segnalato.

 

 Vi allego i link dei brani che noi abbiamo visionato .

 https://www.youtube.com/watch?v=WA8EJQOqbdo  con immagini dell’autunno
https://www.youtube.com/watch?v=mZ4Idsk_RYU  l’autunno da Vivaldi a Van Gogh
http://www.youtube.com/watch?v=3-4J5j74VPw  esecuzione con coro e orchestra
https://www.youtube.com/watch?v=4OPJq_R7Qjw  Ballet du XX ieme siecle Maurice Bejart Jorge Donn Gran Gala of Dance Paris