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Attività del mese

  di Febbraio

Matematica 

 

Il I° quadrimestre si è concluso il 31 Gennaio ed in questo periodo stiamo compilando le schede di valutazione sui livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni nelle varie discipline. Il bilancio che noi insegnanti facciamo dei traguardi raggiunti globalmente dai vostri figli è decisamente positivo, la voglia di apprendere e l’entusiasmo iniziale, sia pure con alti e bassi, non è mai venuto meno.
A volte bisogna intervenire per sollecitare, un’esecuzione delle esercitazioni, meno frettolosa e disordinata, altre volte bisogna far comprendere che l’aspetto formale di un lavoro è altrettanto importante almeno quanto l’aver compreso i contenuti di un’attività didattica.

Altre volte bisogna stimolare un adeguato comportamento in classe, al fine di non interferire e disturbare i tempi e la serenità di un apprendimento che si svolge in un contesto di gruppo e non nel “silenzio” della propria stanzetta o nel piccolo gruppo familiare.

Alcune considerazioni sull’apprendimento della matematica andrebbero fatte; tutti sappiamo come ci siano antichi pregiudizi sulle difficoltà che caratterizzano questa disciplina, molti di fronte agli errori si scoraggiano e dichiarano di non capire niente della materia, altri dichiarano di avere ansie e disagio di fronte ai compiti di matematica, altri ancora dichiarano che la matematica è fredda ed impersonale mentre le discipline umanistiche sono decisamente più “facili” ed interessanti ma soprattutto alla portata della comprensione di tutti.
Vorrei ricordare ai genitori che queste sono la frasi che loro stessi hanno pronunciato quando di matematica si è parlato qui a scuola, ricordi di gioventù non positivi e frustranti nei confronti di questa materia, perfino alcuni alunni i primi giorni di scuola hanno dichiarato di non amare la matematica, ma come può essere possibile se ancora avrebbero dovuto sperimentarla?
E allora bisognerebbe chiarire alcuni aspetti importanti.
La matematica che facciamo a scuola viene presentata come un gioco, ha un approccio laboratoriale e ogni attività viene affrontata da molteplici punti di vista, gli alunni sono tutti coinvolti e tutti sollecitati a dare il loro contributo durante le esercitazioni in classe, ogni attività ha come punto di partenza il contesto quotidiano, o la realtà concreta, si cerca ogni volta di sollecitare la curiosità dei bambini, magari abbinando alle attività un’immagine accattivante, oppure raccontando qualcosa di divertente, facendo dei paragoni con situazioni bizzarre, utilizzando come sussidio la LIM oppure il computer .
Tutto questo viene fatto per stimolare e permettere agli alunni di fare associazioni positive legate alle attività di matematica.
Ma ………….
- Non si possono abbassare i livelli di difficoltà che impone l’apprendimento della materia.
- Non si può eliminare la frustrazione dell’errore.
- Non si possono ridurre al minimo le esercitazioni.
- Non si possono evitare le prove individuali.

Si possono solo calibrare le difficoltà sulle capacità reali degli alunni, insistere su quei concetti che magari sono percepiti con difficoltà, aumentare il numero di esercitazioni magari con un approccio diverso, ma gli argomenti di studio vanno svolti ed interiorizzati, l’errore non può e non deve essere eliminato ma va affrontato non come un fallimento ma come un segnale di qualcosa che va approfondito e migliorato, ed i genitori non si devono far prendere dal panico se l’alunno sbaglia; è un momento di crescita anche quello.
Le esercitazioni sono fondamentali per l’interiorizzazione dei concetti di matematica, sicuramente saranno anche noiosi e ripetitivi ma decisamente velocizzano l’apprendimento di un meccanismo che non verrà più dimenticato.
Le prove individuali, ovvero le verifiche a cui sto sottoponendo i vostri figli, non si possono evitare perché la vita ne sarà piena e non va bene procrastinare questo momento per evitare dei disagi ai piccoli alunni.
I vostri figli per fortuna, sono molto più elastici di noi adulti, rispondono bene alle richieste che facciamo, e spesso il loro lamentarsi è soltanto una richiesta di attenzioni che invece è rivolta principalmente a voi …… oppure anche a me e quindi li devo rassicurare e “coccolare”..

 

Religione

 

Il percorso di religione che è stato seguito, ha avuto come filo conduttore un approccio graduale agli insegnamenti cattolici e ai principi di vita Cristiana.
I piccoli alunni hanno molto apprezzato la figura di S. Francesco amico e fratello di tutte le creature create da Dio. Questa figura è oggi attuale più che mai, attraverso il racconto di episodi della sua vita, è stato semplice insegnare agli alunni l’esigenza di ringraziare ogni giorno Dio attraverso l’amore per tutte le sue creature, cercare ed apprezzare la bellezza che è in tutte le cose, ammirare ogni cosa del creato esattamente come faceva lui, avere quindi rispetto di sé e delle proprie cose e rispetto degli altri e delle cose altrui.
Successivamente è stata presentata la storia della Creazione per far comprendere come Dio è nostro Padre Creatore di tutte le cose del Creato.
Dopo il periodo Natalizio, gli argomenti di religione riguarderanno episodi della vita di Gesù.
Raccontare infatti la storia che Gesù è stato un bambino come loro, li avvicina in modo naturale agli insegnamenti e alla Parola della Bibbia.
Tali racconti si protrarranno fino a Pasqua, quando in termini adeguati all’età degli alunni, sarà raccontata la morte e Resurrezione di Cristo.
Allego la prima storia che gli alunni hanno ascoltato, in seguito allegherò le altre, sul quaderno ovviamente le storie sono molto più sintetiche e adattate all’età ed alla comprensione degli alunni.


Scarica la scheda 

 

Per ripercorrere in modo accativante la vita di Gesù a 12 anni vi consiglio questa pagina web adatta ai bambini:

http://www.psgna.org/bambini/Bibbia/NT03Gesu12/01Gesu12a.htm