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Attività del mese

  di Marzo

Scienze

 

PRIMAVERA

 

Con l'arrivo della primavera si hanno più opportunità di stare all'aperto e perciò diventa più facile stimolare i bambini a osservare il mondo circostante.

Spesso diamo tutto per scontato e conosciuto: questo può essere vero per noi, ma non per i vostri figli. Per loro tutto è ancora nuovo e misterioso, la Natura in modo particolare.

Fare una passeggiata, in campagna o in bosco, sulla Murgia o al mare, ma anche nella villa comunale, può essere fonte di innumerevoli osservazioni "scientifiche". Individuare un albero o una pianta con il suo nome (anche dialettale), far osservare le screpolature o il colore o la forma del tronco; la forma delle foglie, .... dà al bambino l'opportunità di soffermarsi su cose che altrimenti sono "viste", ma mai "guardate".

E' come quando siamo in una stanza piena di gente che parla: udiamo i suoni ma non sappiamo cosa si sta dicendo: ma non appena qualcosa attira la nostra attenzione, riusciamo a distinguere e comprendere quello che ci interessa in mezzo a innumerevoli suoni.

Lo stesso accade al bambino che viene aiutato nella osservazione: prima vede tutto senza soffermarsi su nulla, poi -se aiutato e correttamente stimolato- riesce a mettere a fuoco quello che vede.

 

Imparare ad osservare - lo abbiamo ripetuto molte volte- non è attività molto semplice, poichè richiede attenzione e tempo.

Se il bambino viene indirizzato subito verso questa attività, soprattutto se si sommano gli stimoli ricevuti a scuola a quelli ricevuti in famiglia, e se l'osservazione viene fatta come un gioco allora tutto diventa naturale e più facile.

E diventa facile apprendere le Scienze, diventa facile esporre il proprio pensiero (perchè si conoscono bene le cose), diventa anche facile comporre un testo descrittivo in Italiano.

E allora: non fatevi sfuggire questa occasione di essere Maestri dei vostri figli divertendovi con loro.

 

 

 

 

 

 

 

Matematica

OPERAZIONI


Le operazioni di addizione e sottrazione entro il nove ormai sono state ben comprese dagli alunni.
Le continue esercitazioni svolte in classe sono servite a rafforzare i concetti appresi.
La sottrazione è stata presentata nella sua struttura logica attraverso gli insiemi, e dalla rappresentazione grafica si è passati all’uso dei numeri.
La sottrazione come operazione, non è molto affascinante per gli alunni perchè a questa età, sono ancora psicologicamente, nella fase egoistica dell’esclusività e del senso di appartenenza alle cose, specie alle proprie. Scoprire l’operazione del togliere e quindi il doversi privare della parte di un tutto “non è conveniente” per loro e quindi per estensione questa operazione non è a loro molto gradita, questa cosa la verifichiamo continuamente e potete farlo anche voi; vi sarà capitato sentire i vostri figli dire “ è mio e non te lo dò”, è ancora in atto un attaccamento morboso per le loro cose anche se insignificanti e di poco valore.
Identico problema incontreremo quando sarà presentata la divisione, magari il prossimo anno, ma la sgradevolezza dell’operazione a livello psicologico rimane, e quindi se tali operazioni non sono immediatamente recepite dagli alunni negli stessi tempi, bisogna aspettare che si crei ed affini la reversibilità del pensiero, che di solito emerge in terza elementare.
In questo mese, riprenderemo, per quanto riguarda la sottrazione, il già affrontato concetto di parte complementare, fondamentale per il calcolo e per la comprensione della sottrazione come operazione inversa dell’addizione. Sarà affrontata anche la sottrazione come differenza, presentando molte situazioni problematiche da risolvere con le operazioni; ed in tema di reversibilità del pensiero( che sto già curando fin da ora), saranno presentate opportune immagini grafiche che costituiranno la base per inventare situazioni problematiche in cui gli alunni saranno sollecitati ad inventare il testo opportuno, corredato dalle relative operazioni di soluzione, sia di addizione che di sottrazione.
Continuamente le due operazioni verranno messe a confronto per permettere agli alunni di non fare confusioni. Operare in parallelo serve a creare ed a stimolare la riflessione logica sulla struttura differente delle due operazioni, è rimasto significativo nell’immaginario degli alunni il “famoso” esercizio con le palline in cui la richiesta era “ Cosa vedi? Racconta con i numeri 4 storie diverse”, una esercitazione se vogliamo, molto sofferta, ma significativa per la comprensione logica.
Adesso gli alunni cominciano a scrivere ed a voler operare con i numeri oltre il dieci e pertanto è arrivato il momento di far intuire il concetto di valore posizionale delle cifre, naturalmente relativo solo alla decina.
Nelle prossime settimane infatti, le esercitazioni riguarderanno, l’attività di raggruppamento di 1° ordine, e sarà svolta in forma giocosa, preparatoria alla conoscenza dei numeri fino a venti e oltre, perché è evidente che una volta compreso il meccanismo, è semplice poi, per i piccoli alunni estendere le conoscenze anche a numeri più “grandi”, anche se si continuerà fino alla fine dell’anno, ad operare soltanto con i numeri fino a venti.

 

 

Religione

 

La Preghiera a Mensa

 

 

E’ da un po’ di tempo che con i piccoli alunni, quando siamo a mensa, recitiamo una piccola preghiera per ringraziare Dio per quel che ci dà e per quel che abbiamo.

 L’iniziativa non è partita dagli insegnanti ma dagli  alunni, infatti un giorno abbiamo osservato un’alunna , raccolta in una muta preghiera, prima di consumare i pasti. Questo evento ci ha sorpreso , e abbiamo cercato di approfondire facendo delle discussioni in classe. A conclusione di tutte le considerazioni manifestate dagli alunni, è emersa la volontà di recitare insieme una piccola preghiera tutti insieme , ad alta voce, e affidata di volta in volta alla libera espressione di ciascuno di loro.

 

Ad ogni pasto gli alunni non mancano mai di ricordarci di recitare la preghiera, ci fa sentire uniti, ci dà l’idea di una piccola famiglia anche se in realtà è una piccola comunità, è una cosa positiva ed è stupefacente che alunni così piccoli abbiano suggerito una cosa così bella a noi insegnanti.

Un bel rapporto di insegnamento è dato dal reciproco apprendimento alunno – insegnante,e viceversa, dove il confine tra le “forze” di questo rapporto cambia continuamente, è un farsi dono reciproco in cui ognuno attinge continuamente dall’altro in un rapporto di interscambio senza rigidi confini.

E’ questo il segreto del nostro sentirci giovani, per noi insegnanti datati, attingiamo dagli alunni la gioia di vivere e di fare cose positive che noi adulti a volte abbiamo dimenticato perché troppo presi dai nostri problemi.

Adesso propongo una preghiera che gli alunni potranno recitare a mensa, senza l’imbarazzo di non saper cosa dire quando capita il proprio turno.

La preghiera

Signore, ti ringraziamo per la gioia di essere riuniti attorno a questa tavola, grazie per questo cibo e per tutte le cose belle che Tu ci dai. Fa che ogni bimbo abbia il suo pane e ogni cuore tanto amore. Amen.