La scuola e iniziata da una settimana e mentre il governo emana norme, decreti e disposizioni non solo per  la risiste-mazione e definizione  degli organici e  dell’ assetto didattico; ma anche dell'intera e delicata materia del mercato del lavoro (sic!), io ho pensato  a come vorrei che fosse la scuola.

Nel Web ho trovato già pronta una riflessione da parte di docenti che hanno avuto la mia stessa idea e per questo motivo ve la propongo.

 

Voglio una scuola che…


Voglio una scuola vera,
pubblica,
di qualità
e per tutti.
Voglio una scuola dove imparare a imparare.
Che creda nei suoi insegnanti e insegnamenti.
Voglio una scuola senza pregiudizi, attenta, che ripaghi ognuno del proprio lavoro,
senza progetti fasulli,
dove la burocrazia, non prenda il sopravvento sulla didattica.
Voglio una scuola piena d'amore per i bambini e i ragazzi,
una scuola gioiosa....
che guardi i bambini e i ragazzi come persone meritevoli di rispetto e fiducia.
E che insegni loro a credere in se stessi.
Voglio una scuola che ogni tanto mi gratifichi,
ch’io sia un insegnante, o un precario, o un supplente,
o un genitore,
o un alunno.
Voglio una scuola rivolta ad aiutare i più deboli.
Voglio una scuola viva!


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