Storie di paura

 

Qualche tempo fa, alcuni genitori hanno posto in rilievo che i propri figli, a volte, senza un motivo apparente scatenante, mostrano di avere un atteggiamento di paura esagerato, sino a rifugiarsi nel lettone dei genitori.

Che i bambini (e gli adulti) abbiano paura di alcune cose è un fatto più che normale poichè fa parte del nostro atavico patrimonio derivante dall'essere discendenti evoluti di animali primordiali.

Non per niente la paura si genera nella parte più profonda del nostro cervello: la stessa che sovrintende agli istinti naturali di base.

Ma cosa genera la paura?

In genere si può dire che la paura è generata da ciò che non conosciamo e non possiamo prevedere. Abbiamo paura del buio perchè non ci permette di "vedere"; abbiamo paura dei fantasmi, perchè non li possiamo "controllare"; abbiamo paura degli scheletri, perchè ci riportano alla mente la morte e l'impossibilità di evitarla.

La differenza tra noi adulti ed i bambini sta nella capacità di "mascherare" la paura e nel saperla razionalizzare.

Quando non riusciamo a razionalizzarla i nostri stati di paura sono più "terribili" e "ridicoli" di quelli dei bambini.

Pensate a quelle persone che al rumore del tuono si sprangano in casa chiudendo porte, finestre e tapparelle, magari dimenticando che il tuono è innocuo e quello che poteva essere pericoloso è il fulmine (non il lampo!), che si è scaricato 3-4 minuti prima, a chilometri di distanza!

Allora, ritornando ai bambini, è più che naturale che posano manifestare attacchi di paura: quello che è importante è insegnare loro a reagire in modo opportuno: rendere le paure un po' più razionali per poterle vincere.

Non siamo psicologi, ma nel nostro piccolo, come maestri, cerchiamo di essere utili anche in questo delicato campo.

Certamente non possiamo rimuovere dalla psiche dei bambini "piccoli traumi" che altre circostanze (magari non volute consapevolmente dagli adulti) hanno generato.

Ad esempio: Come avete "spaventato" i vostri bimbi da piccoli? siccome siamo diventati tutti "ecologisti" e buonisti abbiamo evitato accuratamente di mettere paura con il classico "lupo nero e cattivo". E così siamo ricorsi alla formichina, al vermino, o a qualsiasi altro animale...

Poi ci meravigliamo: "Perchè mio figlio ha paura di minuscoli insetti?"

Forse era meglio il lupo cattivo.

 

Allora cosa abbiamo pensato di fare?

Vogliamo muoverci su due direttrici:

1. Parlare con i bambini  per fare emergere le paure di ognuno e prenderne coscienza: la qual cosa è già un gran passo avanti nel superarle: in tal modo il bambino non si sente solo nel doverle affrontare e sa che di esse non deve vergognarsi, poichè altri compagni provano le stesse sensazioni.

2. <esorcizzare le paure attraverso il racconto delle paure degli altri.

Il maestro Gianni ha cominciato a raccontare le sue paure (romanzate) da bambino.

Ne approfittiamo anche per lavorare sui testi e sulle sintesi.

 

I testi meglio elaborati li pubblicheremo tra queste pagine!