Cultura e Territorio

SUONI CARSICI

 

 

Quando a scuola si parla di musica, spesso si pensa ad uno strumento che si deve imparare a suonare o alla lettura del rigo musicale. nella scuola primaria, invece, musica significa apprendere a "sentire" la musica ed il ritmo come un qualcosa che appartiene al nostro essere. Ascoltare la musica, infatti, è una esperienza sensoriale che coinvolge anche la nostra sensibilità ed il nostro animo. In questa ottica i concerti organizzati da "Suoni della Murgia" - di cui vi abbiamo già detto- rappresentano una esperienza coinvolgente che stimolano i nostri sensi e la nostra sensibilità.

Il percorso itinerante di Suoni della Murgia ha il merito innegabile di inserire il suono all’interno di uno scenario naturale da riscoprire anche in chiave melodica.
Il concerto all'imbrunire di venerdì 4 luglio presso il complesso bizantino del Monastero di Sant'Angelo in Laco Travato a Santeramo in Colle (Ba) in contrada Talpullo-Cortefinocchia è stato un omaggio a un luogo del passato che per la sua rilevanza storico-architettonica ed ambientale è stato dichiarato Monumento Nazionale già nel lontano 1980, tuttavia nel corso di molte vicissitudini è stato abbandonato, valorizzato e infine abbandonato di nuovo al degrado, infatti per arrivare al luogo del concerto abbiamo percorso un viottolo dove rovi e sterpaglie occupavano con i loro lunghi fusti, parte della carreggiata.
 

 

 

 

 

Prima del concerto, la sezione santermana dell'Archeoclub (dedicata a don Ignazio Fraccalvieri) ha raccontato ai presenti cos'era, cos'è e cosa diventerà il complesso bizantino di Sant'Angelo e la meravigliosa grotta, dichiarando che sarà impegno dell’associazione cercare di valorizzarlo e renderlo agibile e visitabile facendone un percorso turistico per visitatori appassionati. Per le notizie più dettagliate sulla grotta si rimanda a un altro articolo che sarà inserito su questo sito. Vi racconto qualcosa del concerto perché mi ha affascinato ascoltare con quanta bravura questi artisti hanno saputo presentare i suoni della Murgia realizzati con l’esecuzione di suoni sperimentali eseguiti con bravura e competenza artistica, sperimentazioni che sono state apprezzate da tutti; sono sicura che il concerto avrebbe affascinato i miei alunni, se solo li avessero ascoltati, infatti avrei desiderato tanto mostrare loro come per fare musica e creare eventi sonori non sempre sono indispensabili gli strumenti professionali, spesso basta ascoltare e porre orecchio agli oggetti che ci circondano, al ticchettio della pioggia, al suono dell’acqua e del vento, ai suoni della natura insomma o ai suoni dei materiali che usiamo ogni giorno per avere la percezione di un suono melodico, sarebbe stato per gli alunni uno stimolo ad avere più attenzione verso le percezioni sensoriali che spesso dimentichiamo essere il canale privilegiato che noi usiamo per avere una prima e immediata conoscenza delle cose..

I l concerto è stato offerto da SUONI CARSICI, una ensemble jazzistica creata appositamente per il festival da Vito Maria Laforgia(contrabbassista) Eugenio Colombo (sax), Michele Rabbia (percussioni), Adolfo LaVolpe (Oud, chitarra) e Giorgio Albanese (fisarmonica).
L’idea alla base del progetto “Suoni Carsici” è quella di attingere al vasto repertorio della musica del bacino del Mediterraneo, per costruire un percorso sonoro che - ispirandosi al fenomeno di dissoluzione e di precipitazione dell’acqua sulle rocce calcaree, che dà vita al fenomeno del carsismo - ‘scava’ nella tradizione, si arricchisce, si trasforma, per poi riemergere e venire alla luce nel presente in una nuova forma che ha sempre come spunto il suono che da semplice vibrazione diventa melodia.

 

 

 

Suoni Carsici mette in relazione l’esperienza di un gruppo di musicisti pugliesi, interessati ed accomunati da diverse esperienze musicali che hanno come determinatore comune l’interesse per la pratica dell’improvvisazione, con la preziosa presenza di due grandi musicisti: il percussionista romano Michele Rabbia e il sassofonista Eugenio Colombo.

Michele Rabbia uno dei batteristi-percussionisti più raffinati e creativi sulla scena internazionale riusciva a creare un originale universo sonoro con tutto ciò che si può percuotere, ha utilizzato materiale recuperabile nelle case di chiunque per creare eventi sonori che si amalgamavano con i suoni prodotti dalla fisarmonica dal sax e dalla chitarra e dal contrabbasso. Nelle sue percussioni non solo si serviva di piatti metallici o tamburi ma i suoni si arricchivano di echi sonori che scaturiscono dai suoni tipici della Murgia percuotendo e stropicciando collane di semi, stropicciando una semplice busta di plastica per dare l’idea del vento che soffia tra i fusti secchi delle sterpaglie della tundra murgiana quando il sole e la calura bruciano ogni vegetale affiorante dal suolo, oppure percuotendo dei sonaglini del vento che si trovano nei negozi orientali o alle fiere per rendere il suono cristallino della pioggia e del vento che si insinua negli anfratti dei muretti a secco, stropicciando della carta stagnola oppure “spazzolando” i piatti metallici con delle semplici spazzole per abiti per riecheggiare i mille fruscii dei fusti secchi delle piante estive, degli animali acquattati nell’erba alta, dei grilli e delle cavallette …..

Percuotendo un semplice tubo di plastica, ciotole di diversa grandezza per dare l’idea della pioggia battente sui cocci dei tetti antichi, oppure utilizzando dei metronomi segnatempo che con il loro ticchettio davano l’idea del gocciolio dell’acqua all’intermo delle grotte carsiche che formano stalattiti e stalagmiti. Questi suoni creativi e con materiale insolito riuscivano ad armonizzarsi con gli altri suoni fluidi prodotti dagli strumenti degli altri artisti riuscendo a creare delle melodie suggestive che facevano pensare ai luoghi del passato e del presente che ancora vivono in noi come ricordi mai spenti. La capacità evocativa della musica ha infatti questo potere, creare un ponte un collegamento armonico tra i suoni vissuti a contatto con la natura e resi e amplificati dalle note degli strumenti che solo artisti di grande valore sono in grado di rendere. Grazie ai Suoni Carsici per aver vissuto emozioni sonore in uno scenario straordinario la bellezza selvaggia della Murgia e la bellezza antica di una costruzione rupestre di antica memoria.

 

Per saperne di più e per ascoltare alcuni brani vedere questo link:

http://www.youtube.com/watch?v=oejrXXseD6A

https://www.youtube.com/watch?v=EbA09-IThc8