Il telaio Umano

 

I laboratori didattici erogati da Biolkids presso due classi del nostro Circolo hanno riguardato in generale l’educazione alimentare, la tutela ambientale e il riciclo, mentre nello specifico si è basato sulla agricoltura urbana e in particolare sulla conoscenza e sul corretto consumo dell’olio di oliva pianta tipica del territorio Pugliese e che rappresenta una parte notevole nell’economia locale. La giornata finale Biolkids è stata adottata da OASI che ci ha ospitato il giorno 24 presso la Fiera del Levante di Bari. Hanno partecipato all’evento 1000 bambini di ogni provincia della Puglia che hanno sperimentato e seguito numerosi laboratori allestiti da espositori di ogni parte della Regione.

Ai bambini, ai genitori e agli insegnanti è piaciuto moltissimo il laboratorio allestito dalla “Bottega di Sibilla”. Sono rimasta affascinata dalla semplice abilità di Michele e di Sibilla che hanno condotto un laboratorio sulle emozioni.

Ce ne vorrebbero molti di questi laboratori: i bambini hanno bisogno di esprimere le loro emozioni e naturalmente di veicolarli in forma giocosa. Michele ha invitato gli alunni a disporsi in cerchio e al suo via, tutti insieme si sono presentati gridando il loro nome. A ciascuno poi è stata distribuita una striscia di stoffa sulla quale concentrare su una parte i pensieri più brutti e terrificanti, mentre sull’altra parte della striscia concentrare i pensieri positivi e più belli.

Al via di Michele avrebbero strappato in due la striscia con un grido liberatorio.

La parte della striscia strappata contenente i pensieri negativi che ciascuno vi aveva messo l’ avrebbe consegnata a Michele, l’altro pezzo di striscia contenente i pensieri positivi l’ avrebbe tenuto con sé per intrecciarla e annodarla con le strisce positive del compagno che aveva accanto. A questo punto è intervenuta Sibilla che si è fatta aiutare, dai genitori presenti, a sostenere un abbozzo di telaio dove erano intrecciate altre strisce che formavano una fitta trama di……emozioni. Gli alunni sono stati invitati a tessere con la loro striscia la trama del telaio. Ogni volta che un alunno tesseva la trama con la sua striscia legata a quella del compagno tutti lo incitavano a continuare il lavoro.

Dopo che ogni bambino ha intrecciato la sua striscia abbiamo visto un tessuto colorato che era cresciuto con il contributo di tutti. È stato un laboratorio davvero speciale, non avrei creduto che fosse così semplice far intuire agli alunni quanto sia facile costruire la pace, che naturalmente ha bisogno del contributo di tutti, non avrei immaginato che fosse possibile comunicare con le mani e con un lavoro creativo di tessitura di stracci insegnare agli alunni che un buon intreccio si ottiene usando strisce con i pensieri positivi. Le altre strisce della trama erano mantenute dagli altri alunni che costituivano un ponte tra il telaio e il lavoro dei compagni. Una bella attività che nella sua semplicità ha avuto lo scopo di far comprendere come sia facile creare rapporti di amicizia e come sia bella e colorata la trama di emozioni positive. Un mondo migliore si costruisce anche così.

 Ma vediamo cosa pensa del suo lavoro la creatrice della “Bottega di Sibilla”. Ecco come si presenta sul suo sito:
“Il mio imperativo creativo è io trasformo”; ”Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma”: non c’è oggetto che sfugga a questo principio fisico che diventa per me legge del cuore e visione specifica della realtà. Mi emoziona ridare un senso a ciò che ha avuto una storia e che in quanto scarto di produzione non avrebbe più una vita. Sottrarre materia all’oblio. Guidata dagli oggetti che popolano il mio laboratorio, tra materiali diversi, di ogni provenienza tra mille colori, nuove forme, nuovi oggetti, nuovi significati, emergono come per incanto attraverso il fare con le mani.

Insofferente alla società che condanna rapidamente cose e persone a essere dimesse, propongo laboratori di riciclo creativo per tutti gli esseri umani , dalla più tenera età agli ultracentenari senza limiti socioculturali.”

E’ un progetto culturale che rappresenta anche un modo nuovo ottimistico e propositivo per vivere l’ecologia, di “costruire il cambiamento” valorizzando i materiali di scarto, i prodotti non perfetti e gli oggetti senza valore, per accedere all’idea di nuove possibilità di comunicazione e creatività in una logica di rispetto dell’ambiente dell’oggetto dell’uomo.
La scoperta empirica è un processo che i materiali offrono rivelando potenzialità creative a coloro che si lasciano trasportare in dimensioni di stupore e meraviglia. Pensare fare creare sono dichiarazioni della propria volontà di tendere al bello e all’armonico. E’ un’arte che osserva, conserva e costantemente trasforma un’arte potentemente manuale.