L'ulivo che canta

 

La Puglia spessissimo è identificata come la terra degli ulivi. Il suo paesaggio è scandito dalla sua presenza ormai millenaria in quanto l’ulivo fu portato in Italia verso la metà del primo millennio a.C. prima in Sicilia e Calabria e poi si estese su tutto il litorale adriatico e tirrenico infine, più lentamente, arrivò al Nord.

Il poeta Giovanni Pascoli, nella poesia “La canzone dell'olivo”, esalta questa umile pianta come simbolo di pace e di gloria ma anche di forza, pazienza e luce.

Con la benedizione dei rametti di olivo si festeggia nel mondo cristiano la Domenica delle Palme che ricorda l'ingresso di Gesù in Gerusalemme.

Verso la fine del XVIII secolo la coltivazione dell'ulivo si propagò in America, per opera dei missionari spagnoli e nel secolo XIX nell'Australia ad opera degli inglesi.

Oggi l'olivo è coltivato in varie parti del pianeta, perfino in Argentina, California, Cile centrale,... ma la produzione maggiore si ha nelle regioni mediterranee, in particolare Spagna e Italia.
La sua presenza ormai fa parte del nostro immaginario ed è così legato alla nostra tradizione culturale che non possiamo fare a meno di pensare che un filo d’olio su verdure crude o cotte del nostro territorio, oppure su un pezzo di pane casereccio con pomodori e rucola ci faccia sentire a casa.

Troppo spesso i giovani partono in cerca di lavoro in altre regioni o all’estero ma una cosa che spesso chiedono o che portano con loro è la proverbiale lattina di olio del paese, nulla da dire in merito, l’olio del nostro territorio è davvero buono e dalle proprietà organolettiche eccellenti.

Purtroppo ultimamente la micidiale xilella ha terrorizzato molti coltivatori che vedono minacciato il futuro di questi alberi secolari e bellissimi; anche i consumatori sono preoccupati perché qui in Puglia si usa quasi del tutto l’olio di oliva sia per condire, sia per cucinare, sia per friggere.

A volte qualche albero subisce danni a causa di improvvise gelate o intemperie di vario tipo oppure si rinsecchisce a causa di una siccità straordinaria.

Alcuni scultori si sono specializzati nell’intaglio e nella lavorazione del legno di ulivo. Con gli alunni durante la manifestazione delCiBi, presso la Fiera del Levante, abbiamo potuto ammirare una mostra di sculture del legno.

Gli scultori Campagna Donato, Tonino Zurlo, Saracino Giuseppe, Turlizzi Antonio, Cascella Luca, Latorre Cosimo, Vittore Giuseppe, hanno esposto le loro opere e alcune sono di gran pregio vista la ricercatezza dei particolari e dello stile usato. Campagna Donato ha spiegato agli alunni le fasi di lavorazione dal legno grezzo fino ad arrivare alla incisione e all’intaglio delle parti in eccesso per far emergere la forma desiderata.

I lavori realizzati parlano da soli. Cantano la voce antica del tempo e della natura che li ha creati e modellato, cantano il canto della fatica dei contadini che li ha curati e potati. Ora vengono curati e modellati dalle mani esperte di artisti straordinari.

Qui potete ammirare alcuni dei capolavori più significativi.