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classe_SECONDA 

 

 

 

Il verbasco

 

 

Ieri Sara mi ha portato una foglia speciale, l’ha raccolta in campagna e voleva sapere perché era così”pelosa”. La  foglia appartiene ad una pianta molto comune sulle nostre Murge e nei boschi, si chiama verbasco o tasso barbasso il suo nome scientifico è  Verbascum Thapsus . Ho colto l’occasione per parlare delle proprietà medicinali di alcune piante, raccontando agli alunni come  fin dai tempi antichi, si consigliava l’uso del verbasco nei casi di lesione o di irritazione polmonare, perchè esercita la sua azione non solo fluidificando le secrezioni nasali , ma riducendo i fenomeni infiammatori a livello delle vie respiratorie superiori ed inferiori

Il verbasco quindi  è utile per combatte le bronchiti ,faringiti, tracheiti, ed è particolarmente espettorante.

Il cataplasma delle foglie trova impiego per geloni e per le scottature, infatti venivano applicate sulla parte lesa e cambiate regolarmente.

A questo proposito ho raccontato come prima che nelle nostre case ci fossero i termosifoni, ci si riscaldava con il caminetto e spesso nella stanza si metteva il braciere specialmente per riscaldare quelle zone della casa lontane dal caminetto.

Inoltre il braciere serviva ad asciugare i panni in inverno  poggiandoci sopra “u squanne “. Tuttavia accadeva spesso capitava che qualche bambino …. inciampava e finiva nel braciere: allora si metteva sulla parte ustionata dell’olio di oliva e impacchi di foglie di verbasco, ..... funzionava.

Il verbasco aveva altri utilizzi; si adoperavano le foglie per fare gli stoppini delle lampade ad olio, mentre i fusti venivano utilizzati per fare fuoco nei forni per la preparazione del pane.