HomePage

 

  Torna alla pagina del Bullismo

 

 

 

Cosa è il Bullismo?

 

 Il bullismo è una delle grandi piaghe della nostra società, sempre più diffuso tra i giovanissimi e anche tra i bambini della scuola elementare.
Questo fenomeno manifesta difficoltà socio-relazionali sia dei "bulli" che cercano di prevalere sugli altri con la violenza fisica o verbale, umiliando e insultando i più deboli ma anche delle "vittime" che per paura sono costretti a subire, emarginandosi sempre di più.
La causa che contribuisce a determinare questo fenomeno è da ricercarsi non solo nella personalità dei giovani bulli, ma anche nei modelli familiari a cui si ispirano, negli stereotipi imposti dai massa media, nella società di oggi troppo disattenta alle relazioni sociali.

Oggi si nota che da un lato i giovani sono sempre più arrabbiati, autonomi, spesso aggressivi; dall'altro sono però emozionalmente fragili, bisognosi di protezione.
Il bullismo è da combattere radicalmente per poter crescere in armonia con se stessi e con gli altri, rinforzando la stima che ognuno di noi deve avere non solo verso se stesso ma anche verso chi ci sta accanto affinché la cultura e le abitudini "collaborative" prendano il sopravvento sulla cultura della sopraffazione, della prepotenza e della violenza.
Solo se si riuscirà a superare questo tanto diffuso bullismo si potrà sperare in una società migliore in cui prevalga la tolleranza verso la diversità.
 

Il termine bullismo è la traduzione italiana dell'inglese " bullying " ed è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno ripetutamente fa o dice cose per avere potere su un'altra persona o dominarla.
Il termine originario "bullying" include sia i comportamenti del "persecutore" che quelli della "vittima" ponendo al centro dell'attenzione la relazione nel suo insieme.

Spesso non gli si dà molta importanza perché lo si confonde con i normali conflitti fra coetanei, mentre il bullismo è caratterizzato da alcuni fattori:

* Intenzione di fare del male e mancanza di compassione: il "persecutore" trova piacere nell'insultare, nel picchiare o nel cercare di dominare la "vittima" e continua anche quando è evidente che la vittima sta molto male ed è angosciata.
* Intensità e durata: il bullismo continua per un lungo periodo di tempo ed la quantità di prepotenze fa diminuire la stima di sé da parte della vittima.
* Potere del "bullo": il bullo ha maggior potere della vittima a causa dell'età, della forza, della grandezza o del genere (ad es. maschio più forte della femmina).
* Vulnerabilità della vittima: la vittima è più sensibile degli altri coetanei alle prese in giro, non sa o non può difendersi adeguatamente ed ha delle caratteristiche fisiche o psicologiche che la rendono più incline alla vittimizzazione.
* Mancanza di sostegno: la vittima si sente isolata ed esposta, spesso ha molta paura di riferire gli episodi di bullismo perché teme rappresaglie e vendette.
* Conseguenze: il danno per l'autostima della vittima si mantiene nel tempo e induce la persona ad un considerevole disinvestimento dalla scuola oppure alcune vittime diventano a loro volta aggressori.